Putin contro la Turchia: “Si pentiranno di quello che hanno fatto”

Vladimir Putin (KIRILL KUDRYAVTSEV/AFP/Getty Images)
Vladimir Putin (KIRILL KUDRYAVTSEV/AFP/Getty Images)

Duro intervento contro il governo di Ankara da parte del presidente russo Vladimir Putin nel suo discorso alla nazione: “Se qualcuno pensa che la reazioni della Russia saranno limitate alle sanzioni commerciali, si sbaglia di grosso”. Lo ‘zar’ ha proseguito: “La cricca al governo in Turchia continuerà a pentirsi di ciò che ha fatto, non se la caverà con i pomodori. Non dimenticheremo mai chi ha sparato alla schiena dei nostri piloti”.

Putin ci ha tenuto a distinguere, nel suo intervento, tra i turchi, un “popolo buono, operoso e di gran talento”,  del quale la Russia è amica e quella che ha definito “l’attuale cricca al potere”, ovvero il partito del presidente turco Recep Tayyp Erdogan, che nel suo intervento il capo del Cremlino non ha mai citato direttamente. “Non capisco perché abbiano fatto questo”, ha detto Putin, aggiungendo: “Qualsiasi business criminale sanguinario è inammissibile”.

Quindi sulla lotta all’Isis: “C’è necessità urgente di creare un fronte internazionale. Tutte le dispute e i disaccordi devono essere messi da parte e deve essere creato un fronte antiterrorismo potente e unito, basato sul diritto internazionale e sotto l’egida dell’Onu”. Secondo Putin, “una nazione da sola non può sconfiggere il terrorismo internazionale, soprattutto se i confini internazionali sono praticamente aperti, il mondo assiste a una nuova migrazione di persone e i terroristi si giovano di costante flusso finanziario”.

E’ di ieri la durissima accusa arrivata dal viceministro della Difesa russo, Anatoly Antonov, il quale ha incontrato i giornalisti a pochi giorni dall’abbattimento da parte di Ankara del caccia russo sul confine turco-siriano, sostenendo che la Turchia sarebbe il principale consumatore di petrolio dello Stato Islamico e tale traffico, proveniente dalla Siria, coinvolgerebbe direttamente la famiglia del presidente Tayyip Recep Erdogan: “Oggi presentiamo solo alcuni dei fatti che confermano che un team di banditi ed elite turche che ruba il petrolio dai loro vicini opera nella regione”, ha detto Antonov.

 

GM