
L’ombra della presenza dell’Isis dietro la strage avvenuta gli scorsi giorni a San Bernandino, in California, è diventata una certezza. E’ arrivata infatti la prima rivendicazione con un comunicato ufficiale trasmesso da Aamaq, network di propaganda dello Stato Islamico, nel quale si legge che i “due sostenitori dell’Isis” sono gli autori della strage. Un attacco che “è arrivato dopo la dichiarazione degli americani che gli Usa non erano a rischio di attentati terroristici” e dopo “i sanguinosi attacchi a Parigi e Tunisi”. Già venerdì scorso la CNN aveva reso noto che Tashfeen Malik, la giovane pakistana che assieme al marito Syed Farook è stata responsabile della strage, aveva pubblicato su Facebook, il giorno dell’attacco, un messaggio in cui giurava fedeltà al Califfo. In queste ore l’FBI sta lavorando per risalire alle informazioni dei due attraverso le tracce digitali lasciate. Una missione piuttosto difficile in quanto l’uomo ha provveduto a rimuovere la memoria dal computer ed ha distrutto i due telefonini. Fonti del Governo americano hanno però fatto sapere che nella perquisizione nella casa dei due killer non sono state trovate tracce che li colleghino a organizzazioni terroristiche. Al momento le indagini si stanno concentrando soprattutto sulla donna, una figura ancora non ben identificata. Alcune persone vicine a Tashfeen dicono che l’uomo fosse cambiato dopo averla sposata. L’obiettivo è quello di scoprire se i due siano stati influenzati e supportati da elementi con maggiore esperienza, magari attraverso dei contatti online. Un altro, non irrilevante, aspetto è quello della preparazione militare della coppia, in grado di costruire una dozzina di bombe per poi lanciarsi in un raid letale. C’è la possibilità che la coppia si sia radicalizzata in modo autonomo oppure grazie la guida di un “consigliere spirituale”, che li ha spinti a queste azioni estreme.
Roberta Garofalo