
E’ stato morso da un ragno ma non si era preoccupato più di tanto accusando solo un prurito continuo. E’ successo a Simon Paul Tongue un 50enne dell’Isola di Wight, in Gran Bretagna. L’uomo non ha ascoltato chi gli consigliava di farsi controllare: “Mi vado a bere una birra – ha detto – è la medicina più adeguata”. Tornato a casa ha cominciato ad accusare tutti i sintomi dell’avvelenamento. E’ stato il figliastro di Tongue a capire che l’uomo stava male quando lo ha visto tremare e rovesciare sul lavandino delle tazze di caffè che aveva preparato: “Non era in uno stato normale, non era lui .Gli ho fatto bere un po’ d’acqua e, quando l’ho fatto stendere sul letto, ho visto sul suo braccio dei gonfiori con i segni dei morsi: da lì usciva del liquido”. Tongue a quel punto ha inviato un messaggio alla moglie Janice per avvisarla che si sentiva male. Quando la donna si è precipitata a casa lo ha trovato a letto: “ Aveva vomitato, aveva la febbre alta ed era in uno stato di delirio”. E’ morto dopo un attacco cardiaco provocato da una reazione allergica acuta. Sulla sua vicenda è stata aperta un’inchiesta poiché l’ autopsia non è riuscita a stabilire con esattezza quale animale lo abbia morso. Si suppone si tratti di un ragno della famiglia delle malmignatte, che conta una trentina di specie velenose e a cui appartiene anche la “vedova nera”.
Brunella Rossi