
Come già capitato qualche mese fa, gli immigrati che risiedono nei centri di accoglienza sembrano non gradire per niente i pasti che vengono loro offerti. E come già denunciato in altre occasioni, tantissimi pasti vengono ancora buttati via. Hanno destato a tal proposito parecchio scalpore le foto scattate nel centro d’accoglienza di Pozzallo, in Sicilia. In queste immagini si vedono i cassonetti della spazzatura stracolmi di decine e decine di portate di cibo ancora avvolte nel cellophan.
La questione, che sta indignando molte persone, è stata portata in Parlamento dalla parlamentare grillina Marialucia Lorefice. La deputata però non ha voluto sottolineare lo spreco di così tanto cibo (tra l’altro pagato da tutti noi contribuenti), ma anzi ha evidenziato che il problema sono secondo lei i pasti. Ecco cosa ha scritto sul suo profilo Facebook: “Sebbene quelli offerti rispondono alle caratteristiche dieta mediterranea, la migliore, i migranti provengo da zone in cui sono abituati a nutrirsi di cose ben diverse. Questo significa che anche la semplice pasta diventa per loro un problema. Non riescono a digerirla”. Non contenta la Lorefice ha anche posto il problema della carne che non andrebbe servita agli immigrati di fede musulmana e ha chiesto di “modificare gli orari di distribuzione dei pasti, conseguentemente a particolari periodi di preghiera come quello attuale del ramadan”.
La deputata grillina è poi intervenuta mezzo stampa per precisare le sue parole e difendere le proprie ragioni: “Intendo sottolineare che la ragione prima dell’interrogazione è legata alla gestione delle eccedenze. Proprio per evitare ulteriori sprechi, come può essere facilmente compreso attraverso la lettura del testo. Tengo poi a far presente che non è la sottoscritta ad affermare che lo Stato italiano è chiamato ad adeguarsi alle esigenze degli ospiti dei Cspa, ma che questo è previsto nel capitolato speciale d’appalto, nel quale è scritto testualmente che “dovranno essere rispettati tutti i vincoli costituiti dalle regole alimentari dettate dalle diverse scelte religiose”.
F.B.