Niente Natale a scuola: lo dice il Ministero

Crib figurines are displayed in a shop in Via San Gregorio Armeno in Naples which hosts many artisans who make world renowed hand-crafted Nativity scenes on December 20, 2011. Via San Gregorio Armeno is usually bustling at this time of year as Italians and tourists come for brightly painted figurines, from the Mary and Child, to the Angel Gabriel, to the richly-robed Three Wise Men but the artisans warn they may not be around fwor much longer as the economic crisis hits their family businesses. they may not be around fwor much longer as the economic crisis hits their family businesses.  AFP PHOTO / CARLO HERMANN  TO GO WITH AFP STORY BY ELLA IDE (Photo credit should read CARLO HERMANN/AFP/Getty Images)
(CARLO HERMANN/Getty Images)

Raimonda Cocco, dirigente di un asilo di Golfo Aranci, in Sardegna avrebbe vietato la realizzazione del presepio, l’insegnamento di canzoni natalizie e altre attività con riferimenti al Cristianesimo, in seguito a una disposizione ministeriale. La decisione, come avvenuto nel recente caso di Rozzano, ha visto le famiglie scendere sul sentiero di guerra, seguite dal parroco Don Cossu, che le ha invitate, per la prossima settimana, a non mandare i bimbi a scuola ma da lui, alla chiesa di San Giuseppe, per prepararli al Santo Natale. Molto urtato dalla situazione anche il sindaco Giuseppe Fasolino (ricopre anche la carica di consigliere regionale di Forza Italia): “Io sono molto contrariato e rammaricato perché si tratta della nostra cultura, a cui si vuol porre un freno in nome dell’integrazione”. “Se fosse vera una simile disposizione, sarebbe assurdo – ha aggiunto Don Cossu – la Chiesa è fatta dal popolo e per il popolo e non può essere cancellata la storia del cristianesimo e la sua tradizione”.

 

L. B.