Operata e salvata bimba di un anno: “Aveva un tumore di tre chili”

Sala operatoria (DOMINIQUE FAGET/AFP/Getty Images)
Sala operatoria (DOMINIQUE FAGET/AFP/Getty Images)

Nel suo Paese non le avevano dato speranze di vita, ma i genitori di una bimba moldava di un anno, che viveva con un tumore al rene di 3 kg, non si sono arresi e si sono rivolti all’Istituto nazionale tumori di Milano. Qui la piccola è stata operata, con un intervento da record, dai chirurghi urologi Luigi Piva e Davide Biasoni e ora sta meglio. La bimba dovrà sopravvivere con un solo rene, ma ciò che è più importante è che le è stata salvata la vita.

Spiega Filippo Spreafico della Struttura complessa di pediatria oncologica dell’Int: “In Moldavia non avevano lasciato speranze ai genitori della piccola. Loro però non si sono arresi, hanno cercato un contatto con noi e sono arrivati in Italia ad agosto per una prima visita da me all’Istituto dei tumori, centro specializzato proprio per questo tipo di interventi. Abbiamo concordato una prima fase di chemioterapia, come spesso facciamo, da svolgere in Moldavia prima dell’intervento, per cercare di ridurre la malattia e preparare la bimba all’operazione”.

Purtroppo, però, le condizioni della bimba si aggravano: “Le terapie non hanno avuto l’effetto sperato e il tumore, su una bimba così piccola, stava crescendo di dimensioni. Non ci siamo però arresi”. Chiarisce il medico: “Eseguiamo spesso interventi di questo tipo anche se in questo caso il tumore era molto grande e la bimba molto piccola. Questo tipo di tumori infantili di solito può insorgere intorno ai 4 anni d’età”. In sostanza, quando la piccola viene operata, ha un tumore di tre chili e ne pesa appena dieci.

Da parte sua, il direttore della Struttura, Maura Massimino, elogia i colleghi che hanno operato la bimba: “Piva e Biasoni hanno maturato anni di esperienza in campo operatorio sui tumori pediatrici di questo tipo. L’eccellente lavoro, coordinato da Spreafico, ha comportato un’operazione delicata, ma eseguita dai 2 chirurghi specializzati nel gestire tutte le complicanze dei tumori sui bambini piccoli. Con loro un team di radiologi e anestesisti ha valutato le possibili complicanze legate ai problemi di cuore dovuti alla presenza di un tumore così grosso”.

 

GM