Michel Platini vive giorni intensi. Tra qualche giorno è in programma a Parigi il sorteggio dei gironi per l’Europeo a cui lui, ad oggi, non potrà partecipare, in quanto interdetto per 90 giorni per il sospetto di corruzione. La sua scalata alla presidenza della FIFA per ora è bloccata da questa sentenza, ma se il numero 1 della UEFA riuscirà a trovare l’escamotage giusto per essere scagionato da queste accuse, potrà tornare a concorrere per la presidenza della FIFA.
E pare che un documento che lo salvi sia stato già trovato e risale addirittura al 1998. Un verbale Uefa risalente a quell’epoca proverebbe che il famoso pagamento da 1,8 milioni di euro contestatogli come mazzetta pagatagli da Blatter, corrisponderebbe invece a un regolare stipendio di consulente. Il documento è stato scovato dai legali di Platini, ed è stato reso noto ieri dal settimanale ”Journal Du Dimanche”. Il francese ai tempi era reduce dal successo di organizzatore del Mondiale francese, e si ”era impiegato in favore dell’elezione di Blatter alla testa della Fifa”, come riferisce il giornate. Nel verbale si legge: ”Blatter ha annunciato che Platini diventerebbe il futuro direttore dello Sport della Fifa. Voci indicano che Platini abbia chiesto un salario di un milione di franchi svizzeri”. Ed è questa la prova, per gli avvocati, dell’innocenza di Michel Platini, consulente di Blatter tra il ‘98 e il 2002. Insomma, l’escamotage è pronto, vediamo cosa ne pensa il Comitato Etico Uefa.
