
Dal primo gennaio sarà Bagnoregio, in provincia di Viterbo, il comune meno tassato d’Italia: il consiglio comunale infatti è riuscito a far approvare una modifica per la quale dal 2016 non si pagherà più l’addizionale Irpef. Soddisfatto il sindaco, Francesco Bigiotti: “Ce l’abbiamo fatta: volevamo aiutare concretamente i nostri cittadini a sopportare meglio la crisi e stiamo facendo tutto il possibile per riuscirci”. Decisiva è stata la lotta all’evasione messa in campo dall’amministrazione comunale.
Prosegue Bigiotti: “Abbiamo cominciato andando a scovare i grandi evasori, poi passeremo a controllare tutti. Ricordo che la Tari, per legge, serve per coprire al 100% il costo del servizio. Chi evade arreca un danno a tutta la comunità. A chi è già stato individuato abbiamo contestato l’omessa dichiarazione e, come previsto, chiesto il dovuto oltre a una multa. I soldi che recupereremo in questo modo saranno usati per migliorare la raccolta e abbassarne i costi a carico dei cittadini”.
Nello stesso comune del viterbese, noto anche per la vicenda di Civita di Bagnoregio, conosciuta come “la città che muore”, e della Valle dei Calanchi, al centro di una battaglia perché vengano salvate, dal 2015 non si paga la Tasi. Rileva il sindaco, appena eletto presidente dell’Unione dei Comuni della Teverina: “I bagnoresi in pratica pagano solo acqua e immondizia. Anche se stiamo lavorando per abbassare il costo dei rifiuti proprio grazie al recupero dell’evaso