
Francesca Chaouqui, componente della Commissione di studio sulle attività economiche e amministrative arrestata e poi scarcerata nel giro di poche ore, perché coinvolta nei recenti scandali in Vaticano, su cui aveva preso posizione anche Papa Francesco, dicendosi “molto amareggiato”, si è presentata stamattina all’udienza in cui dovrà testimoniare con monsignor Vallejo Balda, fermandosi per qualche minuto a conversare coi giornalisti.
“Ho presentato la mia memoria difensiva e vado al processo” – ha sottolineato la Chaouqui – “Io non ho mandato quelle carte che mi vengono contestate. Non temo né l’inchiesta del Vaticano, né quella del tribunale di Roma. Io non ho mai agito contro il Santo Padre, né lo farei mai, se ne assumerà la responsabilità chi mi accusa. C’è l’ammissione di monsignor Balda che le carte le ha date lui, quindi io non sono il ‘corvo’, come invece vengo additata”.
La Chaouqui ha insistito: “Io vengo additata come una strega, ma d’altronde il processo alle streghe nasce in queste stanze. Voglio chiarire che io non sono l’amante di nessuno, né ho avuto rapporti sessuali con nessuno. L’avvocato Sgrò è una persona bravissima, che mi sta difendendo e che mi è vicino. Il Papa dice che ha fatto un errore a nominarmi? Io invece ho sbagliato ad accettare questa nomina. Sono molto tranquilla e sono sicura che riusciremo a dimostrare che non c’è stato nessun ricatto”, ha concluso la Chaouqui, che nei giorni scorsi è stata anche protagonista di una polemica a distanza con Alda D’Eusanio.
GM