
Keith Hughes, 39 anni, aveva chiesto alla sua fidanzata di sposarlo soltanto tre settimane fa. Cosa può essere successo in questo breve periodo? Cosa può aver scatenato la furia omicida dell’uomo che ha tentato di uccidere la sua futura sposa?
Lei è Stacey Gwilym, 34 anni. La donna è fortunatamente viva e così ha potuto raccontare alla polizia tutto quello che è accaduto. I due stavano facendo una passeggiata romantica sulla penisola di Gower nel sud del Galles, ma è bastato poco per trasformare completamente l’atmosfera. A quanto pare lei avrebbe accusato l’uomo di aver rubato dei soldi e lui, messo alle strette avrebbe reagito decisamente male. L’uomo ha spiegato alla polizia: “Abbiamo cominciato entrambi a gridare e a litigare, la situazione si è fatta tesa. Ho perso il controllo. Volevo solo che smettesse di dire quelle cose su di me. Poi mi ha iniziato a colpire, sembrava impazzita. L’ho voluta calmare”. E per “calmarla” ha deciso di aggredirla, picchiarla violentemente e nascondere il corpo nel bosco. Lei racconta: “Ho scavato con le unghie e sono riuscita a trascinarmi fuori. Lottavo per respirare e ricordare dove mi trovavo. Ho pensato di morire”.
L’uomo, che era già stato incarcerato per tre anni e nove mesi per tre diverse aggressioni e un sequestro di persona nei confronti proprio della fidanzata, è stato fermato dalla polizia in stato di ebbrezza per aver provocato un incidente e davanti agli agenti si è subito tradito dicendo: “Non la troverete mai”. Invece l’hanno trovata e salvata. La speranza ora è che lei non lo perdoni un’altra volta.
F.B.