Chihuahua chiuso nella stufa per punizione: morto

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Bradley Glenn Boley e Buddy, il chihuahua ucciso (dal web)

Dopo il caso del cane bollito vivo e gettato dal quarto piano di un palazzo perché aveva mordicchiato un cellulare, ecco un’altra storia di violenze agli amici a quattro zampe. Nel 2014, a Dallas, il 61enne Bradley Glenn Boley, chiuse in una stufa Buddy, il suo cucciolo di Chihuahua di due mesi, per punirlo di un leggero morso. Ad accorgersi, troppo tardi, di cosa stava accadendo fu un vicino di casa, allarmato dagli ululati del povero animale. “Sentivo urla fortissime – ha ricordato Jerrod Foote – Ho chiesto cosa fosse successo e Boley mi ha detto che quel cucciolo aveva acceso da solo la stufa. Una versione che non reggeva e alla quale non ho creduto. Ho portato il cucciolo dal veterinario, ma per lui non c’è stato niente da fare: aveva gravissime ustioni su tutto il suo corpo”. In questi giorni si è chiuso il processo all’uomo, condannato a 15 mesi di carcere per crudeltà verso gli animali. Per la stessa accusa, nei prossimi giorni si aprirà il processo a Katharine Lemansky che alcuni giorni fa legò il muso del suo cane con del nastro adesivo per farlo stare zitto, postando poi una foto su Facebook.

 

L. B.