Morte sulla Colombo, si indaga per omicidio colposo

Claudio Salini (ritaglio Youtube)
Claudio Salini (ritaglio Youtube)

Ci sarebbero già cinque funzionari indagati con l’accusa di omicidio colposo per il decesso dell’imprenditore nel settore costruzioni e grandi opere, Claudio Salini, rimasto vittima di un incidente stradale mortale. In base alle conclusioni della consulenza dell’ingegner Mario Scipione sulla dinamica della carambola, la Porsche 911 dell’imprenditore viaggiava a circa 190/200 km/h quando si è accartocciata su un albero dopo aver sbandato, complice anche un avvallamento del manto stradale.

La perizia – che ha escluso le ipotesi di sabotaggio dei freni e della centralina della vettura – è ora nelle mani del pubblico ministero Alberto Liguori, che appunto sta verificando le responsabilità dei dirigenti del Campidoglio responsabili della gestione della grande viabilità, in cui è sompresa anche la Cristoforo Colombo, dove è avvenuto l’incidente mortale. Per evitare tragedie simili, nei giorni successivi all’incidente, il Comune ha autorizzato i lavori di copertura del dosso, cancellando in questo modo tracce che potrebbero essere utili per il prosieguo delle indagini. La scelta di coprire il dosso è stata molto contestata.

Inoltre, subito dopo la morte di Salini, nella zona sarebbero comparsi segnali di limite di velocità a 30 all’ora. In ogni caso, secondo le accuse mosse da alcuni testimoni, quell’avvallamento era presente sul manto stradale da diverse settimane, quindi la tesi della pubblica accusa sarebbe che la tragedia si poteva evitare con lavori di ordinaria manutenzione.

 

GM