
Giro di vite della Regione Lombardia contro chi indossa abiti come burqa e niqab: la Giunta Maroni infatti ha modificato il regolamento di accesso alle strutture regionali e agli ospedali, vietandone l’accesso a chi si presenta col volto coperto. Lo conferma lo stesso governatore Roberto Maroni: “Abbiamo adeguato il regolamento e ora chi controlla gli ingressi potrà non far entrare chi si presenta con il volto coperto”. Si tratta di un testo che richiama la legge nazionale già in vigore, che vieta appunto di girare senza poter essere riconosciuti.
Si tratta di una modifica fortemente voluta dalla Lega Nord e in particolare dal suo consigliere regionale Fabio Rolfi, il quale aveva pubblicato un paio di settimane fa una foto su Facebook, che ritraeva una donna in ospedale mentre cullava il proprio piccolo, col capo coperto dal niqab: “Questa foto è stata scattata qualche giorno fa presso un ospedale bresciano” – scriveva Rolfi – “Far rispettare il divieto di circolare in luogo pubblico a volto coperto, anche all’interno dello strutture sanitarie regionali. Porterò il tema in Regione, se a qualcuno non va bene, può sempre tornare a partorire al proprio paese”.
La battaglia era stata sposata anche dall’assessore alla Sicurezza Simona Bordonali, anche lei esponente del Carroccio, la quale rispondendo nell’aula del Consiglio regionale all’interrogazione del leghista, ha richiamato alcune norme nazionali, come il “divieto di comparire mascherati in luogo pubblico”. Nel suo intervento l’assessore ha anche ricordato la recente presa di posizione del pm Carlo Nordio, favorevole a vietare l’uso del velo: “Ci sono già delle leggi in materia e secondo me è arrivato il momento di farle rispettare”.
GM