
Una storia incredibile e molto truce che arriva da Padova. Anni di abusi, torture e sevizie famigliari perpetrate da un padre-padrone che finalmente è stato denunciato dalla figlia più grande (16 anni). Lei ha trovato il coraggio di chiamare il Telefono Azzurro e di raccontare quello che accadeva da tempo in quella casa degli orrori. L’uomo, 39 anni, già arrestato per furti e rapine in passato, aveva instaurato in casa un vero e proprio regime del terrore. Ecco l’agghiacciante racconto fornito dalla figlia maggiore agli inquirenti: “Quando si faceva la doccia, ci costringeva ad asciugargli i piedi. Poi ci costringeva a picchiarci tra noi mentre lui guardava. E se fingevamo, erano cinghiate. Capitava che ci bruciasse con la fiammella dell’accendino sotto le ascelle. E se si svegliava nel cuore della notte, ci costringeva a fargli da mangiare. Più volte per diverse ore ha chiuso la mamma legata, e anche noi, dentro un armadio. Un giorno ha legato mani e piedi nostra madre, l’ha torturata con un cacciavite e le ha passato sulla pelle la fiamma dell’accendino. Faceva tutto questo per divertimento. Per noi c’era una sberla al giorno: voleva sentirsi onnipotente. Quando non sapeva cosa fare diceva: ‘Passiamo il tempo… vi picchio”.
Una tortura che non risparmiava nemmeno il cane di casa più volte messo in lavatrice dall’uomo e poi impiccato al termosifone coi bambini obbligati ad assistere alla scena. L’uomo, raccontano i figli al quotidiano Il mattino di Padova, faceva tutto questo per noia e per divertimento. Era il suo passatempo. Un’abitudine che per fortuna ora è finita e per la quale si spera questo essere ignobile possa pagare severamente. Ora si trova in custodia cautelare con le accuse di maltrattamenti in famiglia, sequestro di persona, violenza sessuale e maltrattamenti contro gli animali. La moglie e i 4 figli si trovano invece in una comunità dove tenteranno di riprendersi dopo anni di seviziee terrore quotidiani.
F.B.