Tumore del sangue: ecco come si riconosce

Tumore Sangue
(David Silverman/Getty Images)

I tumori del sangue possono essere di diversi tipi, riconducibili a tre macro categorie: leucemie, linfomi e mielomi. Il numero di diagnosi di questo tipo di malattie è in aumento, ma fortunatamente è in crescita anche l’aspettativa di vita per chi si ammala di questo tipo di neoplasie.

Quali sono i sintomi?

Detto che i segnali possono essere piuttosto vaghi e ambigui dato che molti di essi sono comuni anche ad altre malattie, i segni che devono insospettire sono: febbre anche di pochi decimi di grado (in particolare pomeridiana o notturna) associata ad un senso di debolezza che perdurano senza cause apparenti per più di due settimane; dolori persistenti alle ossa o alle articolazioni; perdita di appetito e dimagrimento improvviso e ingiustificato; formazione di ematomi o lividi spontanei; sanguinamenti e ulcerazioni che non guariscono (come le ferite e le infezioni del cavo orale); gonfiore indolore di un linfonodo superficiale del collo, ascellare o inguinale. A questi possono anche essere associate sudorazione eccessiva (soprattutto notturna) e prurito diffuso. In presenza di questi sintomi non saltate subito ad affrettate conclusioni, ma recatevi dal vostro medico di famiglia che vi prescriverà esami del sangue ed un’eventuale visita dall’ematologo.

Giovanni Pizzolo, vicepresidente della Società Italiana di Ematologia (SIE), spiega: “In generale, queste forme tumorali colpiscono il midollo osseo che produce le cellule ematiche principali, ovvero globuli bianchi, globuli rossi e piastrine. Al giorno d’oggi si va verso il progressivo abbandono della chemioterapia, sostituita da cure meno tossiche e più «comode» (in compresse); inoltre si conoscono sempre meglio i numerosi sottotipi di tumori e, gradualmente, si riescono a mettere a punto cure efficaci anche per quelle forme più aggressive, che tendono a ripresentarsi o sono refrattarie ai trattamenti attuali”.

F.B.