L’associazione International Animal Rescue ha ritrovato e tratto in salvo un piccolo di orangotango di 5 mesi abbandonato all’interno di una scatola posta sotto il sole cocente. Le sue condizioni erano così serie che il piccolo stava morendo lentamente di sete e fame, completamente ricoperto di urina e feci. Il cucciolo, ribattezzato Gito, aveva perso quasi tutti i peli e capelli e si trovava sdraiato immobile con braccia e gambe talmente avvinghiate al suo corpo che gli stessi veterinari pensavano si fosse mummificato. La IAR lo ha ritrovato a 170 chilometri di distanza dal centro dell’associazione, nel Simpang Hulu District in Borneo. Il baby orango era stato acquistato per sole 20 sterline come animale domestico dopo che qualcuno uccise la sua mamma per poterlo vendere.
Gito è apparso subito in condizioni preoccupanti: sottopeso perché alimentato solo con latte condensato, con febbre alta ed estremità rigide e immobili. Presentava una forte infezione intestinale che lo ha condotto velocemente alla disidratazione. Le condizioni della sua pelle erano gravi. Il piccolo soffriva molto a causa del prurito e del dolore delle escoriazioni che lo ricoprivano. Gito è stato subito idratato tramite flebo quindi curato e massaggiato con olio di cocco, così da ammorbidire la sua pelle squamata e lenire il prurito.
La IAR si occuperà della sua salute e della sua crescita, per poi inserirlo gradualmente in un habitat più consono e sicuro. Alan Knight, responsabile dell’associazione, è testimone di molti abbandoni come quello di Gito: gli incendi boschivi e la deforestazione per la produzione di olio di palma stanno infatti sconvolgendo il Borneo creano un numero sempre in aumento di baby orango senza più una famiglia.
Brunella Rossi