
“Sono un amico e ammiratore di Roberto e Maria Elena, cercherò di farli incontrare perchè stavolta Saviano ha preso un granchio. Quelle che dice sono stupidaggini”, ad affermarlo – a margine della Leopolda, la tradizionale convention dei renziani – è il fondatore di Eataly Oscar Farinetti, tra i primi ad aderire in tempi non sospetti alla kermesse che si svolge nella stazione fiorentina e da sempre sostenitore del presidente del Consiglio, Matteo Renzi.
Il riferimento è alle accuse mosse dallo scrittore Roberto Saviano nei confronti del ministro Maria Elena Boschi rispetto al presunto conflitto di interessi dell’esponente del governo Renzi dopo l’approvazione del decreto ‘salvabanche’ licenziato dal Consiglio dei Ministri. Il padre della Boschi, infatti, è stato vicepresidente di Banca Etruria per 8 mesi. La ministra ha difeso il genitore: “Il governo non fa favoritismi, mio padre è una persona perbene, sento disagio perché è finito sulle cronache non per quello che fa, ma perché è mio padre”.
Farinetti ha spiegato: “Falliscono quattro banche su 7.300, si tratta di un record positivo a livello europeo. Siamo il Paese dove ne falliscono di meno e deve fare interventi più piccoli anche rispetto alla Germania. Quello che è successo non è assolutamente grave, è riparabile ed è giusto che vadano rimborsati anche i piccoli risparmiatori, come ha deciso di fare adesso il governo”. Il fondatore di Eatitaly si è poi lasciato andare a una battuta: “Bisogna fare in modo che le persone oneste vengano considerate fighe”.
Le parole di Saviano
Saviano, in un intervento sul portale ‘Il Post’, ha tra l’altro accusato: “In epoca passata abbiamo assistito a crociate sui media per molto meno, contro esponenti di terza fila del sottobosco politico di centrodestra: oggi invece pare che di certe cose non si debba o addirittura non si possa parlare. È probabile che il Ministro Boschi non risponda come se il silenzio fosse la soluzione del problema. Ma questo è un comportamento autoritario di chi si sente sicuro nel proprio ruolo poiché (per ora) le alternative non lo impensieriscono. E se il Ministro resterà al suo posto, senza chiarire, la colpa sarà principalmente nostra e di chi, temendo di dare munizioni a Grillo o a Salvini, sta tacendo o avallando scelte politiche inaccettabili”.
GM