Yara Gambirasio, i verbali del processo secretati fino al 2020

Yara Gambirasio (foto dal web)
Yara Gambirasio (foto dal web)

I verbali del processo a Massimo Bossetti, unico imputato per l’omicidio di Yara Gambirasio, sono secretati e potranno essere consultati soltanto quando l’eventuale sentenza diventerà definitiva col giudizio della Cassazione, pressappoco nel 2020. Lo denuncia dalle colonne di ‘Libero’ il giornalista Luca Telese, rilevando che “gli unici abilitati a poter riferire qualcosa di quello che è accaduto durante il dibattimento saranno soltanto i giornalisti o i pochissimi, visto che la capienza dell’aula del Tribunale di Bergamo è fissata a soli sessanta posti(!), spettatori del pubblico”.

La scelta di secretare i verbali arriverebbe direttamente da Antonella Bertoja, la presidente della Corte che in questi giorni sta giudicando Bossetti nel processo di primo grado. In sostanza, Giorgio Sturlese Tosi, inviato di ‘Quarto Grado’, ha inviato al tribunale la seguente richiesta: “La presente lettera per chiedere copia dei verbali delle udienze del processo relativamente alle udienze o alle parti di udienze dove non si ravvisino – ad insindacabile giudizio del presidente – elementi lesivi della dignità della vittima e dei suoi familiari”. Questa la replica, firmata direttamente dalla Bertoja: “Visto, si rigetta la richiesta, la pubblicità dell’udienza e il diritto di cronaca sono garantiti dalla presenza dei giornalisti in aula, mentre è compito della Corte impedire un possibile uso improprio dei verbali di udienza”.

Il giornalista ha aggiunto che a voce gli sarebbe stato spiegato che gli atti verranno secretati fino a sentenza definitiva, quindi rileva il trattamento riservato a coloro che per la stampa seguono il processo: “Sul rispetto dell’ordinanza vigilano numerosi carabinieri e guardie private e due accessi con metal detector. Pubblico e giornalisti vengono, talvolta, perquisiti e invitati a togliersi persino le scarpe. Per graziosa concessione del presidente possono, però, come usava due secoli fa, entrare i pittori che vogliano riprodurre in vignette le fasi del dibattimento”.

Telese pone a questo punto alcune domande: “Perché questa strategia di oscuramento? Di cosa hanno paura l’accusa e, a questo punto anche la Corte? Quale mai sarebbe ‘l’uso improprio dei verbali di udienza’? La loro diffusione? La possibile conoscenza anche per chi non ha i soldi o il tempo di andare ogni settimana fino a Bergamo?”.

GM