Gelli, le parole dette prima di morire: “Soddisfatto che gli italiani soffrano”

Licio Gelli
Licio Gelli (Web)

Licio Gelli, morto ieri all’età di 96 anni, ha lasciato dietro di sè decine di misteri alcuni dei quali rappresentano i casi più controversi e dibattuti dell’intera storia repubblicana degli ultimi 50 anni. Come se questo non bastasse Gelli se ne è andato lasciando nelle sue ultime interviste alcune tracce sparse di altri misteri irrisolti, giudizi sui politici attuali (compreso Renzi) piuttosto significativi e mezze frasi accompagnate da sorrisi sornioni che lasciano intendere che quello che quest’uomo si porta nella tomba è molto di più di quello che sappiamo noi. Inoltre Gelli si è lasciato andare a commenti piuttosto sprezzanti sulla crisi che ha colpito negli ultimi anni gli italiani.

Servizi segreti e archivio fasullo

In una delle ultime interviste rilasciata poco prima di morire alla tv svizzera, l’ex venerabile della Loggia P2 è tornato a parlare del famoso archivio di Montevideo nel quale erano (in teoria a questo punto) contenuti numerosi documenti legati al rapimento Sindona e ad altri eventi che lo avevano coinvolto, nonché le liste di iscritti alla P2 tra cui apparivano molti volti noti della politica e dell’imprenditoria italiana. Ebbene, secondo queste ultime dichiarazioni di Gelli, quell’archivio era falso, non esisteva. L’idea di mettere in giro la voce che esistesse un archivio segreto era stata data a Gelli proprio dai Servizi segreti italiani che pagarono 400 milioni di lire per questa mossa. A dimostrazione della veridicità delle sue dichiarazioni Gelli fa una domanda: “Perché non hanno mai mostrato neanche un solo documento di quell’archivio?”. Alla domanda della giornalista se esista un altro archivio “vero” Gelli risponde  con un lapidario e fin troppo significativo: “Non ricordo”.

I giudizi: “Renzi è un bambinone, Alfano un uomo di basso livello”.

Non mancano nelle sue ultime parole alcuni giudizi tranchant sui politici protagonisti dell’attuale vita politica. Il presidente del Consiglio Renzi è secondo Licio Gelli “un bambinone non destinato a durare a lungo” che si è circondato di personaggi di basso livello. Come raccontato a Il fatto quotidiano in una delle sue ultime apparizioni sui giornali italiani “Renzi è un fenomeno parzialmente italiano,  fra i suoi mentori politici ci sono persone che vivono a Washington. È circondato, però, da mezze tacche: gli ex lacchè di Berlusconi.  Schifani, Alfano: personaggi non certo di livello”. E proprio a proposito del Cavaliere di Arcore Gelli si è dimostrato nelle sue ultime parole piuttosto benevolo anche se ha ammesso che “Cossiga e Andreotti avevano entrambi dei sistemi di controllo politico, uno con ‘Gladio’ e l’altro con ‘Anello’, cosa che Berlusconi non è mai riuscito a ripetere. E si sono visti i risultati di questa sua incapacità…”.

“Soddisfatto che gli italiani soffrano”

Interrogato sulla crisi economica che ha colpito il nostro Paese Gelli ha commentato sprezzante come sempre: “Vedo, con una certa soddisfazione, il popolo soffrire. Non mi fraintenda: non sono felice di questa situazione. Sono felice, invece, che vengano sempre più a galla le responsabilità della cattiva politica. Perché, probabilmente, solo un tributo di sangue potrà dare una svolta, diciamo pure rivoluzionaria, a questa povera Italia”.

F.B.