
C’è molta ansia e apprensione tra i fedeli che, come ogni anno dal 1939, stavano assistendo al miracolo della liquefazione del sangue di San Gennaro. Il 16 dicembre insieme al 19 settembre, ricorrenza del Santo Patrono, e al sabato che precede la prima domenica di maggio, era una delle date in cui San Gennaro, simbolo religioso e non solo di Napoli, tornava a manifestarsi attraverso questo prodigio. Invece oggi, nonostante un accenno di liquefazione avvenuto verso le 10.30, il miracolo si è interrotto e il sangue non si è trasformato nello stato liquido. Un fatto raro che ha gettato nello sconforto migliaia di persone. Molti interpretano questo come un segnale di malaugurio, un presagio di sventure. E proprio per questa ragione sta crescendo anche la paura, fomentata ed amplificata dai social. Qui si stanno infatti scatenando commenti e previsioni. Uno degli hashtag più usati è #squagliagennà, una sorta di invito al miracolo, una speranza ed un augurio per tutti i napoletani.
Chi detiene la memoria storica dell’evento fa anche notare che in passato quando il sangue non si è liquefatto sono poi arrivati vari tipi di sventure, comprese eruzioni ed epidemie.
F.B.