Caso Vannini, ecco le intercettazioni della fidanzata a poche ore dall’omicidio

Marco Vannini (web source)
Marco Vannini (web source)

Dopo la svolta nel caso legato alla morte del 20enne Marco Vannini che ha visto il padre della fidanzata confessare di aver sparato al ragazzo emergono ora nuovi elementi. Si tratta delle intercettazioni nelle quali la figlia di Ciontoli si lascia andare a clamorose considerazioni a poche ore dalla morte del giovane. A parlarne è stata una puntata di Chi l’ha visto, il programma di RaiTre che ha mandato in onda diversi frammenti delle 4 ore di intercettazioni ambientali avvenute il giorno seguente l’omicidio.

Negli stralci lascia basiti ciò che, Martina, la ragazza di Marco dice, ma stupisce anche la freddezza con la quale la stessa parla della morte del fidanzato. Eccone alcuni passaggi. Qui oltre a mostrare ben poca tristezza per l’accaduto dimostra anche di essere stata presente durante l’omicidio, al contrario di quanto sempre detto agli inquirenti: “Era destino che doveva morire. Ho visto il momento quando papà gli ha puntato la pistola e Marco ha detto “Non si scherza così”. Qua sotto c’aveva il proiettile”. In un secondo passaggio altre inquietanti parole arrivano da Viola Giorgini, la fidanzata del fratello di Martina, anche lei presente in casa al momento dello sparo: “Se fosse sopravvissuto, avrebbe comunque riportato dei danni psicologici, si sarebbe ammazzato comunque”.

Piuttosto inquietante anche l’audio delle due telefonate che la famiglia Ciontoli ha fatto al 118 mentre il ragazzo era agonizzante. In nessuna delle due chiamate viene fatto riferimento allo sparo e al fatto che il giovane fosse stato ferito da un proiettile. Una lentezza nel chiedere aiuto del tutto volontaria e incomprensibile che ha determinato l’impossibilità per i medici di salvare Marco. La prima chiamata la effettua Federico Ciontoli, il figlio dell’imputato: “C’è un ragazzo che non sta bene. Probabilmente uno scherzo, si è spaventato e non respira più” Poi la madre prende in mano il telefono e dice: “Stava facendo il bagno nella vasca…Nel caso richiamiamo”. La seconda telefonata arriva direttamente dal padre Antonio che spiega che il giovane si è bucato con un oggetto. In sottofondo le urla strazianti di Marco che urla “Basta, ti prego, basta. Scusa”. Parole che l’uomo e tutta la sua famiglia dovranno spiegare per fare finalmente e definitivamente chiarezza sulla vicenda.

F.B.