
Su richiesta della famiglia, accolta dalla Procura di Siracusa, nella giornata di oggi è stata riesumata al cimitero di Siracusa la salma di Eligia Ardita. Erano presenti anche i carabinieri del Ris di Messina. Nella bara non è stato trovato il maglione che lei indossava il giorno del decesso, oggetto della ricerca. I parenti della donna avevano avanzato il sospetto che potesse avercelo messo il marito, Christian Leonardi. Sull’indumento, sempre secondo la famiglia Ardita, potrebbero esserci tracce genetiche di un complice di Leonardi. Il procuratore aggiunto Fabio Scavone ha annunciato di essere in procinto di chiedere il giudizio immediato nei confronti di Leonardi.
“Oggi il corpo di mia figlia ha parlato”
“Oggi il corpo di mia figlia ha parlato”, ha detto Agatino, rivelando che a sorpresa dentro la bara sì, c’erano i succitati oggetti, e una foto del marito poggiata sul suo petto, ma non è stato trovato ciò che invece tutti credevano ci fosse: il maglione di Eligia. Che fine ha fatto? “Io ho un’idea di chi possa averlo prelevato prima che la bara venisse chiusa … quel giorno ci spostammo dalla cappella della chiesa per mangiare un boccone, e lì rimase Christian, da solo, con le chiavi della chiesa in mano … quindi …”.
Christian Leonardi, dunque, ha portato via quel maglione? E se lo ha fatto è per occultare – come da mesi sostiene Agatino Ardita – tracce importanti che potrebbe inchiodare suoi possibili complici? Il papà di Eligia non fa una piega: “Gli inquirenti hanno fatto rilievi sul corpo di mia figlia, il tempo di analizzarli e son certo che ne vedremo delle belle”, ha dichiarato poco fa ai microfoni di Pomeriggio 5 e La vita in diretta.
LA STORIA
Un malore aveva colto all’improvviso Eligia al termine di una cena in casa, ed erano stati chiamati i soccorsi; poi il trasferimento al pronto soccorso dell’ospedale Umberto I e infine la dolorosa morte. Gli occhi erano tutti puntati sui ritardi del 118 e sul lavoro dei medici. Ma ben presto l’attenzione del pm Magda Guarnaccia si è spostata su Leonardi. L’esito dell’autopsia aveva rivelato alcune lesioni alla testa. Il padre della giovane, Agatino Ardita, che non si era mai dato pace per quella morte assurda, aveva continuato a chiedere che si indagasse, voleva la verità sugli ultimi momenti di Eligia. Così gli investigatori hanno scavato sulla vita della coppia. Una relazione non certo tranquilla. Sono emersi dei particolari sui quali la Procura ha voluto far luce, a quanto sembra una relazione extraconiugale. Decisivo è stato l’intervento dei Ris di Messina che hanno effettuato un sopralluogo nella casa di via Calatabiano dove la coppia risiedeva, di cui il procuratore aggiunto Fabio Scavone aveva disposto il sequestro. Sarebbero state ritrovate su un muro dell’abitazione delle tracce di vomito.
MD