
Nelle scorse ore, è stato arrestato Martin Shkreli, 32 anni, giovane imprenditore americano di origini albanesi, noto alle cronache come “l’uomo più cattivo d’America”. Le accuse nei suoi confronti sono di frode finanziaria, legata a passate attività di gestore di fondi speculativi e nella società biofarmaceutica Retrophin. Shkreli era divenuto tristemente famoso per aver comprato il brevetto dell’anti-virale Daraprim, un farmaco prezioso per i malati di Aids, usato anche per curare la toxoplasmosi e la malaria, decidendo di fare business e aumentando il costo di ogni pillola da 13 dollari a 750, ovvero del 600%.
Amministratore delegato e fondatore della Turing Pharmaceuticals, secondo una fonte di Polizia, che ha resto noto quanto accaduto, il 32enne è stato arrestato dagli agenti nel suo appartamento di Midtown Manhattan, insieme a un avvocato che ha ricoperto per lui il ruolo di consulente legale. Shkreli aveva fondato Retrophin nel 2011 ed era stato estromesso dalla compagnia per uso improprio del denaro rispetto ad alcune spericolate operazioni finanziarie in cui sono coinvolte il suo fondo d’investimenti, la Retrophin e la banca Merrill Lynch. Accuse che però lui ha sempre negato: “Hanno inventato questa storia assurda solo per portarmi via soldi”.
Non sono ancora chiari i motivi del suo arresto, che però si pensa siano legati proprio a quegli eventi. Shkreli è noto anche perché è stato definito da alcuni media il peggior amministratore delegato dell’industria biotech, con interessi rivolti più ai social network che alla ricerca, e di recente aveva manifestato l’intenzione di voler intervenire sulla vendita di un medicinale usato per trattare il Morbo di Chagas, un’infezione parassitaria che può causare gravi complicazioni, portata dal morso della cimice soprannominata “kissing bug”.
GM