
Su un lato della stazione Termini di Roma, Papa Francesco ha aperto ieri un altro varco giubilare dal forte contenuto simbolico, ovvero quello dell’Ostello “Don Luigi Di Liegro” nel cuore della sua diocesi, gestito dalla Caritas: “È questa la vera Porta Santa del Giubileo”, ha detto il Pontefice. Poi ha aggiunto: “I romani capiscano che la strada della salvezza non passa dal lusso o dal potere”. Dopo la cerimonia Papa Francesco ha officiato la messa alla quale hanno partecipato circa 200 ospiti in rappresentanza di tutti i centri di accoglienza della Caritas diocesana.
Il forte valore dell’iniziativa del Pontefice assume un significato ulteriore perché arriva nel giorno in cui viene annunciato che Madre Teresa di Calcutta, una vita spesa al fianco degli ultimi, sarà presto santa. Papa Francesco ha ammonito: “Gesù è nell’umiltà e nell’aprire questa porta santa vorrei che lo Spirito Santo aprisse il cuore di tutti i romani e facesse vedere qual è la strada della salvezza: non c’è lusso, non c’è la strada delle grandi ricchezze, del potere. C’è la strada dell’umiltà: i più poveri, gli ammalati, i carcerati, ma Gesù dice anche i più peccatori ci precederanno nel cielo perché loro sono disposti a lasciarsi abbracciare dalla misericordia del Signore”.
Il Pontefice ha poi chiosato: “Oggi noi preghiamo per Roma, per tutti gli abitanti di Roma, per tutti, incominciando da me, perché il Signore ci dia la grazia di sentirci scartati, perché noi non abbiamo alcun merito, soltanto Lui ci dà misericordia e grazia, e per avvicinarci a quella grazia dobbiamo avvicinarci agli scartati, ai poveri, a chi ha più bisogno, perché su quell’avvicinamento saremo tutti giudicati”. L’Ostello non è un luogo scelto a caso, come spiega la Caritas diocesana: “Dal 1987, hanno trovato un riparo temporaneo all’Ostello più di 11mila senza dimora che oltre all’assistenza immediata (un letto, la doccia, il pasto, un cambio di vestiti) hanno incontrato persone disposte ad ascoltarli, a credere alla loro richiesta di aiuto, a dare una parola di conforto e, quando possibile, a trovar loro una sistemazione non temporanea”.
GM