
“Raddoppieremo la nostra presenza parlamentare nel giro di un mese, di un mese e mezzo”, così – intervistato ieri da Lucia Annunziata a ‘In 1/2 ora’ – l’ex coordinatore di Forza Italia, Denis Verdini, attualmente anima del gruppo dei ‘responsabili’ di Ala, che ha poi aggiunto: “Penso ci sia una grande riflessione proprio per la situazione di disagio che si è creata in Forza Italia. Nel mio gruppo parlamentare saranno in molti ad arrivare, non solo tre da Forza Italia”.
“I conti poi si fanno quando si andrà a votare nel 2018. L’esplosione di Forza Italia mi dà ragione, ma è un dolore. Non sono felice”, dice ancora Verdini, che poi difende il ministro Maria Elena Boschi rispetto alle accuse di conflitto di interessi su Banca Etruria. Il senatore parla apertamente di “partito del complotto” e rileva: “Conoscendo come sono fatte la banche locali, non vedo un conflitto di interessi. L’attacco sembra molto strumentale. Questa Italia deve cambiare, c’è sempre il partito del preconcetto, del complotto”.
Infine, torna sul ‘Patto del Nazareno’ e spiega che non c’era alcun “salvacondotto nei confronti di Silvio Berlusconi. La legislatura nasce costituente, e il Patto del Nazareno era il ritorno di Berlusconi nella politica attiva, mentre Renzi era in grado di portare il Paese fuori dalle secche. Ma non è vero che era inclusa anche una sorta di salvacondotto per Berlusconi”.
“Verdini è un membro del centrodestra”, replica indirettamente Debora Serracchiani, vice presidente del Pd, a ‘L’intervista’ di Maria Latella su Skytg24, sottolineando poi come i membri di Ala “su alcuni temi hanno ritenuto che ci fossero le condizioni per votare insieme al governo. Stiamo affrontando riforme epiche per questo Paese, se vuole dare una mano, la dia. Questo non significa cambiare le maggioranze di governo né cambiare le politiche del governo e non significa che entri al governo lui”.
GM