
Un farmaco per combattere la leucemia. Una terapia orale ad assunzione giornaliera che potrebbe sostituire la più traumatica e invasiva chemioterapia. Arriverà brevissimo anche sul mercato italiano: il medicinale ha ricevuto l’approvazione EMA e AIFA. Una speranza concreta per tutti coloro che devono combattere con questo gravissimo male.
La molecola “ibrutinib” sarà un valido alleato per i pazienti colpiti da due forme di neoplasie delle cellule B, una cronica e l’altra aggressiva: la leucemia linfatica cronica e il linfoma mantellare. Secondo gli studiosi “il farmaco ha dimostrato risultati mai osservati prima in termini di efficacia e sicurezza”.
Come riportato dal quotidiano Leggo.it “I paziente sottoposti al trattamento, a distanza di 19 mesi ha mostrato una riduzione del rischio di progressione di malattia del 90% e un dimezzamento del rischio di morte (53%) rispetto della terapia con “ofatumumab”.
I dati sono stati presentati al congresso americano di ematologia a Orlando in Florida. Nei pazienti over 65 con leucemia linfatica cronica i dati mostrano un miglioramento della sopravvivenza libera da progressione della malattia (a 18 mesi: 94% contro il 45%) e della sopravvivenza globale (85% contro il 35%), quando “ibrutinib” è stato messo a confronto con il chemioterapico “clorambucile”.
“Siamo davanti al primo di una nuova classe di farmaci biologici, destinato a modificare in modo sostanziale la terapia – afferma il Prof. Fabrizio Pane, Presidente della Società Italiana di Ematologia – “ibrutinib” agisce su uno dei meccanismi che sostiene la crescita neoplastica e quindi può essere risolutivo per le forme aggressive di leucemia linfatica cronica e per tutti i casi linfoma mantellare, in particolare degli anziani, che finora avevano esito infausto ed erano di difficile gestione clinica. E ricordiamo che si tratta di un farmaco efficace e somministrato per via orale”.
LC