
Dopo il voto definitivo della Camera dei deputati, tutti gli animali ‘domestici’ non potranno più essere pignorati. Di fatto, la legge di Stabilità per il 2016, e in particolare il collegato ambiente modifica il codice di procedura civile, cancellando la pignorabilità degli animali d’affezione o da compagnia, tenuti presso la casa del debitore o negli altri luoghi a lui appartenenti, senza fini produttivi, alimentari o commerciali e quelli impiegati ai fini terapeutici o di assistenza del debitore, del coniuge, del convivente o dei figli. Era dal 2008 che la LAV, Lega antivivisezione si stava battendo per la modifica del Codice civile affinché i proprietari non fossero separati dai loro amici a quattro zampe (o con le piume o le pinne). Un voto importante perché riconosce i ‘diritti’ degli animali e delle loro famiglie di adozione: il 40% della popolazione italiana ha un animale in casa. “Gli animali, come riconosciuto dal Trattato di Lisbona e da una consolidata giurisprudenza – si legge in una nota della LAV – sono esseri senzienti e non era più tollerabile che il nostro ordinamento giuridico potesse disporne l’allontanamento dalla loro famiglia, trattandoli al pari di un televisore o di un oggetto qualsiasi. Gli animali hanno una vita affettiva, relazionale ed emotiva: la separazione dalla loro famiglia è quindi vissuta come un vero abbandono che causa loro sofferenza psichica ed emotiva e ne provoca anche alle persone che li hanno accolti nel nucleo familiare. Il voto di oggi conferma la strada intrapresa dal Codice penale nel 2004, un tassello importante che, ci auguriamo, aprirà la strada al riconoscimento della soggettività giuridica degli animali, anche in altri e più estesi ambiti”.
L. B.