I forni a legna inquinano: stop alla pizza

forni a legna
Forni a legna sul banco degli imputati a San Vitaliano (ROBERTO SALOMONE/Getty Images)

La pizza inquina? Secondo un rapporto di Legambiente potrebbe essere così. Nel2015 – secondo dati riportati da Il Mattino – San Vitaliano, paese di 6.000 anime vicino Napoli, avrebbe sfondato il tetto limite delle polvere sottili per 114 giorni, superando due metropoli: Milano (86 giorni) e Napoli (59). Salvatore Mucillo, membro della Commissione Ambiente e deputato M5s ha presentato un’interrogazione per chiarire i motivi di questo inquinamento ingiustificato (San Vitaliano non ha un distretto industriale, né un numero di automobili tali da spiegare questi numeri) mentre Antonio Falcone, primo cittadino del paese, ha scelto un rimedio drastico. Pizzaioli e panettieri, che utilizzano i forni a legna, dovranno montare impianti per l’abbattimento delle polveri sottili e accenderli fino al 31 marzo 2016, per poi rimetterli in funzione il prossimo autunno. I diretti interessati si sono ovviamente risentiti, sia per i costi della ‘soluzione’ che per l’accusa di essere loro il motivo dell’inquinamento. Il caso ha fatto scalpore, superando i confini nazionali, tanto da essere ripreso dalla BBC in Inghilterra.

L. B.