
Nelle stesse ore in cui è stato rinvenuto il cadavere di Elio Antonio Villacidro, uno dei due pescatori sportivi che lo scorso 8 dicembre avevano affittato, come al solito, un gozzetto al Borgo Marinari, nel golfo di Napoli, ritrovato a circa 12 miglia nautiche Nord/Est dall’isola di Ventotene, dalle acque dell’isola di Capri, in prossimità di Cala del Rio, è emerso il corpo privo di vita di Marco Parlato, 31 anni, di Anacapri.
A dare l’allarme alla Capitaneria di Porto è stato un pescatore e in pochi minuti è giunta in zona la motovedetta Cp858 della Guardia Costiera il cui personale ha localizzato il corpo e lo ha trasportato nel porto. Sul molo è poi sopraggiunto il padre del giovane, allarmato perché dalla sera precedente non aveva notizie del figlio. Sarà ora l’autopsia a stabilire quali siano state le cause del decesso di Marco Parlato.
Da quel che si apprende, il corpo del 31enne, in base a un primo esame esterno effettuato dal medico legale che ha datato la morte a circa 12 ore prima del ritrovamento, non presentava segni evidenti di violenza. Sulla vicenda indagano gli uomini della Capitaneria guidata dal tenente di vascello Dario Gerardi. Parlato, rampollo di una nota famiglia di artigiani dell’isola, aveva avuto in passato problemi di droga.
GM