
“Bisogna fucilare i ciclisti che non vanno sulle piste ciclabili”: ad affermarlo, in consiglio comunale a Vicenza, durante una discussione sui provvedimenti da prendere per ridurre l’inquinamento in città, è stato Claudio Cicero, eletto in una lista civica che porta il suo stesso nome, il quale ha aggiunto “L’altra sera uno l’avrei incartocciato, non è possibile avere la pista ciclabile libera bella e illuminata e la gente in mezza alla strada con la bicicletta e i fari spenti”.
Cicero non usa mezzi termini, anzi rincara anche in maniera determinata la dose: “E ce l’ho anche con le biciclette da corsa, ve lo dico qua, perché farò un’azione nazionale, una bicicletta da corsa non può andare in strada, ve lo garantisco io perché non ha gli strumenti previsti dal Codice della Strada per un velocipede. Mancano i fari, i catarifrangenti e campanello, sappiatelo, perché farò un intervento e voglio vedere come andiamo a finire”.
Il consigliere comunale ha poi spiegato il senso delle sue parole a Radio Cusano Campus: “Spesso i ciclisti commettono infrazioni rispetto ai pedoni. Nessuno ne parla e spesso anche gli organi di polizia si girano dall’altra parte perché multare un ciclista sembra sia un sacrilegio. Invece vanno multati ciclisti, così come gli automobilisti e i pedoni che si comportano in maniera scorretta. Da noi ci sono parecchi concittadini che usano la bici per andare al lavoro“.
“ Il codice della strada non è liberamente tratto da un altro libro, è scritto così e così va rispettato” – dice ancora Cicero – “Se io non avessi utilizzato il termine ‘sparare’ nessuno avrebbe avuto da ridire. Hanno messo in risalto solo il pezzo in cui ho detto di fucilare i ciclisti scorretti, ma il mio discorso è stato lunghissimo. Siccome c’è una consigliera ambientalista che spesso mi provoca, stavo rispondendo a lei in una discussione sull’inquinamento. Dove c’è la pista ciclabile i ciclisti devono andare sulla ciclabile, dove non c’è la ciclabile vadano per strada ma rispettando il codice della strada”. Giulietta Pagliaccio, Presidente Fiab, ha replicato a Cicero: “Sono d’accordo sul rispetto delle regole, ma io non uso i termini grezzi che ha usato lui. La violenza non mi piace, neanche in senso figurato”
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GM