Villa degli orrori a Castelvolturno: le salme avranno degna sepoltura

Famiglia Belmonte ( foto dal web)
Famiglia Belmonte ( foto dal web)

Dopo un’inchiesta lunga tre anni, i funerali di Elisabetta Grande e di sua figlia Maria Belmonte si faranno a Catanzaro e non a Castelvolturno. Lontano da Domenico Belmonte, il padre-padrone che secondo l’accusa avrebbe custodito i cadaveri delle due donne per ben otto anni in una intercapedine della sua villetta di Castelvolturno.

Esequie blindate, dunque, a quasi trecento chilometri di distanza dall’unico indagato per la morte di madre e figlia, marito e padre delle due vittime. Le due, scomparse improvvisamente nel 2004 senza lasciare alcuna traccia, non vennero mai cercate da Belmonte, medico dall’apparenza innocua e stimato dirigente del carcere di Poggioreale, sezione ospedaliera. Per il pm, Domenico Belmonte ha “violato diritto e buon costume”. Lo ha deciso proprio lei, il magistrato che ha ereditato il fascicolo sulla morte di Maria ed Elisabetta: Gerardina Cozzolino della Procura di Santa Maria Capua Vetere, firmando un’ordinanza che restituisce dignità alle due poverine. Perché il gip del tribunale sammaritano ha respinto il ricorso del dottor Belmonte – rappresentato dai legali Carlo e Giancarla De Stavola – di bloccare la restituzione dei corpi (dopo tre anni di indagini) richiesti dal fratello della Grande, Lorenzo, perché Belmonte «ha già esercitato il suo diritto di coniuge e padre di Elisabetta e Maria, ma lo ha fatto in evidente e palese violazione di ogni regola di diritto e di buon costume – scrive il giudice nella sua motivazione – privando le loro spoglie di una degna e pietosa sepoltura”.

Le salme delle due donne sono state, in tutti questi anni, custodite nel reparto di medicina legale di Bari, a disposizione del dottor Francesco Introna, consulente della Procura. L’inchiesta sulla loro morte è ancora sospesa. Ferma alla data del ritrovamento: novembre 2012, mese in cui una troupe del programma “Chi l’ha visto” fece riaprire il caso.

MD