
Annie Barter è un’adolescente dell’Essex che soffre di attacchi epilettici notturni e che riesce a stare meglio perché vicino a lei c’è Beebz, un gatto nero di circa 16 anni, cresciuto praticamente sempre affianco alla ragazza, tanto da essere sempre pronto a intervenire per calmarla. L’animale, in sostanza, quando si rende conto che la padroncina sta male, la sveglia colpendola delicatamente la testa con le zampette e mordicchiandole i capelli.
Spiega Sally, madre dell’adolescente: “Non appena Annie cade a terra con le convulsioni, Beebz sente il botto e corre su per le scale e poi si mette accanto a lei e le lecca il volto. Miagola dolcemente e le lecca le dita dei piedi. Non è frenetico, è molto calmo, le tira delicatamente i capelli e cammina su di lei. Ma non appena le si sveglia, Beebz se ne va, come se il suo lavoro fosse finito. E’ davvero uno spettacolo da vedere!”.
Sono sorpresi dal comportamento del gatto anche i paramedici, chiamati ad aiutare l’adolescente. La madre prosegue: “Le prime volte che Annie aveva delle crisi epilettiche lo spingevo via, ma poi ho capito voleva occuparsi di lei e ora lascio che lui le stia accanto ogni volta”. Racconta l’adolescente: “Quando mi sveglio dopo una crisi sono molto confusa e non so dove mi trovo, ma lui è sempre lì quando riapro gli occhi. E’ strano ma, anche prima di svegliarmi, quando non sono ancora perfettamente cosciente, posso sentire cosa succede intorno a me e posso sentirlo miagolare. Lui mette le sue zampe su di me o gira intorno a me fino a quando non sono tornata alla normalità. E’ il mio personale angelo ed eroe e mi sento così fortunata ad averlo al mio fianco”.
Un caso simile in Italia
Nelle scorse settimane, nell’aretino, soltanto il tempestivo intervento del suo cane ha salvato la vita a un bimbo di 12 anni, affetto da diabete di tipo 1. Il ragazzino stava dormendo in stanza di notte, quando ha avuto un’improvvisa crisi diabetica; per fortuna, al suo fianco c’era la sua cagnolica Blanca, che ha abbaiato svegliando così i suoi genitori e consentendo loro di intervenire tempestivamente ed evitare dunque che le condizioni del figlio si aggravassero.
GM