
Il Das, uno dei giochi più diffusi degli anni ’70 e ’80, avrebbe contenuto filamenti di amianto: “5 milioni di confezioni di ‘Das’ contenenti amianto sono state prodotte e vendute sul mercato interno e internazionale in 13 anni, con un numero di utenti nell’ordine dei milioni”.
L’allarme è stato lanciato dai ricercatori italiani dell’Istituto per lo studio e la prevenzione oncologica (Ispo), dell’Azienda Sanitaria e dell’Università di Firenze, che hanno rilevato tra il 1963 e il 1975, la presenza di amianto nel ‘Das’, la pasta per modellare a suo tempo prodotta dalla ditta Adica Pongo di Lastra a Signa (Firenze), chiusa ormai dal 1993.
“Dato che il ‘Das’ e stato commercializzato in Italia ed esportato in altri paesi europei – sottolineano gli autori dello studio – i nostri risultati suggeriscono che ai pazienti affetti da mesotelioma che non riferiscono di essere stati esposti ad amianto per motivi professionali, dovrebbero essere chiesto se in passato hanno usato il ‘Das’. Questa scoperta dimostra che gli usi dell’amianto nel passato non sono stati ancora del tutto chiariti e che non vi erano limiti al suo impiego, essendo presente persino nei giocattoli”.
La ricostruzione storica ha permesso di stabilire che circa 55 milioni di confezioni di Das contenenti amianto sono stati prodotti e venduti sul mercato interno sia internazionale in 13 anni, con un numero di utenti nell’ordine dei milioni. Il Das veniva esportato in Olanda, Inghilterra, Norvegia e Germania. Dal 1976 in poi l’amianto fu sostituito con la cellulosa.
LC