Bossi aiuta un suo concittadino che aveva perso tutto e viveva in auto

Bossi
(VINCENZO PINTO/AFP/Getty Images)

Umberto Bossi torna agli onori della cronaca per un gesto di grande solidarietà, dopo esserlo stato nei giorni scorsi suo malgrado per il processo relativo ai fondi della Lega e all’uso improprio e illegale dei soldi pubblici. Il leader storico del Carroccio ha infatti aiutato un suo concittadino che aveva perso tutto ed era finito a fare il clochard. La sua auto era diventata la sua casa e lui viveva proprio lì, alle porte di Gemonio in provincia di Varese. Bossi, toccato dalla storia di quest’uomo, è andato ben oltre la semplice beneficenza ed è arrivato anche a creare un’associazione che vuole “aiutare i poveri invisibili” e che ha come nome provvisorio “A mani aperte”.

Il senatur racconta la storia di Ettore, il suo concittadino diventato clochard, al Corriere della Sera: “Lui è nato qui vicino, a Cadrezzate. È stato via per qualche anno, poi è ricomparso in paese. Fino a quando i contadini del lago di Varese si sono accorti di una macchina con dentro una persona a dormire”. A quel punto Bossi si avvicina all’auto ed ha il primo approccio con l’uomo: “Lei sa che cosa succede a dormire là? Il lago ghiaccia, ghiaccia tutto. Ma se ti addormenti arriva la volta che non ti svegli”. Lui si chiama Ettore, ha 54 anni e la sua storia ha colpito tantissimo il fondatore della Lega: “Ha fatto l’operaio da queste parti per anni. Poi, ha trovato un socio e ha aperto un ristorante in Trentino in cui ha messo tutto. Ma la cosa non ha funzionato e lui si è trovato senza niente: niente lavoro, niente soldi, niente casa. La sua non era rabbia. Era proprio la disperazione di chi non sa da che parte sbattere. Che non vede come uscire dalla sua situazione e arriva alla paralisi. Ettore è stato fortunato, aveva qualche vecchio amico che sapeva della sua serietà. Ma non avrebbe chiesto aiuto. E magari una mattina lo avrebbero trovato in riva al lago…”.