Il sangue degli animali macellati diventa farina

MALANG, INDONESIA - JANUARY 18:  A worker mixes glutinous rice flour, flavorings, and sugar to make a Chinese New Yaar cake on January 18, 2014 in Malang, Indonesia. These are all part of the preperations for The Chinese New the Year and orders increase 70 % in the weeks leading up to the Spring Festival or the Lunar New the Year that will be celebrated on January 31st, welcoming the Year of The Horse.  (Photo by Robertus Pudyanto/Getty Images)
(Robertus Pudyanto/Getty Images)

Ogni giorno, soprattutto in questo periodo di feste,  centinaia di migliaia di animali vengono macellati e poi finiscono sulle nostre tavole. Un consumo esorbitante di carne che, oltre a non poter essere più sostenuto dall’ecosistema, causa tra i molti effetti collaterali anche quello di lasciare nei mattatoi e nei luoghi di macellazione un mare di sangue, prodotto di scarto della lavorazione che inquina l’ambiente. Per ovviare a questo problema  gli scienziati del Politecnico Nazionale (IPN) del Messico hanno trasformato il liquido ematico dei bovini e suini, in farina per uso alimentare trasformandola in crocchette per cani e per la piscicoltura intensiva. I Dr. Carlos Lopez Gonzalez e Miguel Angel Perez Gutierrez, responsabili del Centro di Sviluppo dei prodotti biotici (CEPROBI) hanno dichiarato che la farina di sangue preparata con la tecnica a spruzzo, tramite la diffusione di un liquido in gocce fini e asciugatura con aria calda, ha un alto valore molto  nutriente, che consente di utilizzare una risorsa biologica locale che prima veniva sprecata. La farina di sangue è un prodotto ottenuto dall’industria della carne con un alto contenuto proteico e ricco di lisina, che è importante per lo sviluppo degli esseri viventi. Il suo vantaggio nutrizionale è che un chilogrammo di farina, contiene la stessa quantità di proteine che si ottiene consumando uno di carne. Il prodotto è stato sviluppato presso il Dipartimento di sviluppo tecnologico, dei laboratori e impianti pilota CEPROBI ed ha ottenuto il sostegno finanziario del Consejo Nacional de Ciencia y Tecnología (Conacyt) y de la Secretaría de Investigación y Posgrado (SIP) del IPN. Lo scienziato Miguel Angel ha spiegato che l’obiettivo di questa ricerca è quello di promuovere la riduzione dell’ impatto economico e ambientale delle attività dei residui della macellazione, attraverso la raccolta, il trattamento e la trasformazione del sangue in una materia prima utile, al fine di produrre un alimento equilibrato per gli animali. I vantaggi sono notevoli in quanto è un prodotto naturale che, invece di diventare un rifiuto, viene riciclato e rientra così nel ciclo naturale della materia senza passare da nessuna discarica, aspetto non irrilevante. Inoltre avendo una buona quantità di azoto, la farina di sangue è un ottimo fertilizzante.

Roberta Garofalo