Cane muore in un incendio, i padroni vengono risarciti

Empty houses are seen next to a blaze at a major fuel depot of State oil company of Pertamina, in Jakarta on January 18, 2009. The tank contains 1.3 million gallons of gasoline, Pertamina spokesman said as reported by local news radio. AFP PHOTO/Bay ISMOYOblaze at a State oil company's major fuel depot in Jakarta on January 18, 2009. The tank contains 1.3 million gallons of gasoline, Pertamina spokesman said as reported by local news radio. AFP PHOTO/Bay ISMOYO (Photo credit should read BAY ISMOYO/AFP/Getty Images)
(BAY ISMOYO/Getty Images)

E’ stato un semplice faretto a causare un brutto incendio che ha mandato a fuoco la casa di una coppia nel trevigiano. I due si sono salvati, ma non ce l’ha fatta il loro cane che è morto soffocato. E’ successo otto anni fa e dopo tutti questi anni, i padroni della povera bestia hann ricevuto dal Tribunale civile di Treviso il riconoscimento dei danni “morali ed esistenziali” per la perdita dell’animale d’affezione, e la conseguente condanna della catena della grande distribuzione che aveva venduto la lampada difettosa, che dovrà risarcire la coppia con oltre 120 mila euro. “La nostra battaglia per far riconoscere anche il danno da perdita dell’animale d’affezione è vinta – ha detto il legale della coppia trevigiana, Nicola Todeschini – Non è una battaglia per il denaro, ma di principio, un principio secondo il quale non può essere indifferente, al diritto, l’investimento morale ed esistenziale che un essere umano compie nel rapporto con un animale”. Ecco come sono andati i fatti: i due  avevano comprato il faretto, di fabbricazione cinese, in un punto vendita della catena “Castorama”, poi inglobata dalla rete “Leroy Merlin”, e l’oggetto era stato valutato malfunzionante da una perizia.In seguito un’altra perizia, ordinata dal Tribunale, aveva inoltre fatto cadere le ragioni della difesa della casa venditrice, secondo la quale i proprietari dell’appartamento incendiato, intanto ricostruito con il ricorso ad un mutuo, avrebbero lasciato uno spazio irrisorio fra un divano e la presa di corrente collegata al faretto.

Roberta Garofalo