Un nuovo virus minaccia il mondo “Si rischia una pandemia”

Si rischia una nuova pandemia (Photo credit should read YOSHIKAZU TSUNO/AFP/Getty Images)
Si rischia una nuova pandemia (Photo credit should read YOSHIKAZU TSUNO/AFP/Getty Images)

Un nuovo virus potrebbe ben presto minacciare il mondo. Il suo nome è EAH1N1 e sarebbe una variante del virus dell’influenza A/H1N1 responsabile della pandemia di ‘suina‘ del 2009. Secondo uno studio apparso su ‘Lancet’, la pandemia di influenza A/H1N1 causò 151.700 morti su un totale di 575.400 persone colpite.

A detta degli esperti, la  nuova variante sarebbe ancora più pericolosa: si tratterebbe della “Più grande minaccia pandemica” identificata. La scoperta è stata fatta da un gruppo di scienziati cinesi che hanno lanciato l’allarme in uno studio pubblicato sui ‘Proceedings of the National Academy of Science’.

La rivista medica riporta le considerazione per nulla tranquillizzanti dell’equipe: “Abbiamo scoperto che l’EAH1N1 (Eurasian avian-like H1N1) è uno dei candidati più probabili a causare la prossima epidemia globale di influenza nell’uomo. Dobbiamo attribuirgli grande importanza: è necessaria un’azione immediata per prevenire in modo efficace il salto di questo microrganismo all’uomo“.

A preoccupare gli scienziati c’è innanzitutto il fatto che questi virus si legano in modo preferenziale ai recettori presenti sulle cellule umane. Inoltre, “nelle cavie, 9 dei 10 microrganismi testati sono stati in grado di trasmettersi da un animale all’altro attraverso le goccioline emesse con il respiro“.

Gli anticorpi per i gruppi antigenici di EAH1N1 sono stati trovati solo nel 3,6% dei bambini, nel 13,4% degli anziani e in nessun adulto, mentre per l’altro gruppo antigenico nessuna fascia d’età sembra possedere difese naturali.

Gli attuali vaccini antinfluenzali e l’immunità preesistente nella popolazione non offrono abbastanza protezioni contro questi virus“- conclude il responsabile della ricerca-  “il nostro studio mostra il potenziale di EAH1N1 di trasmettersi efficacemente nell’uomo e suggerisce che è indispensabile un’azione immediata per prevenire il possibile contagio“.
LC