
Sta facendo molto scalpore a Brescia la vicenda delle cinque ragazzine tra i 15 e i 17 anni, iscritte alla stessa scuola superiore, che nel tempo libero avevano messo su un giro di baby squillo al centro commerciale Freccia Rossa. Le indagini sono scattate nei mesi scorsi, quando una mamma ha denunciato il fatto che la figlia adolescente era solita tornare a casa accompagnandosi con uomini adulti, molto più grandi di lei.
Da qui, la scelta di vederci chiaro, come spiega il commissario Fabio Peluso che ha coordinato le indagini della polizia provinciale: “Attraverso accertamenti, abbiamo scoperto che la ragazzina si prostituiva e che come lei altre sue amiche e coetanee”. Ancora una volta, come già avvenuto ad esempio con il caso delle baby-squillo ai Parioli, anche se in quell’occasione il “giro” era gestito da adulti, le ragazzine entravano in contatto coi clienti attraverso Whatsapp o social network, poi li incontravano nei parcheggi o nei pressi dei centri commerciali.
Una volta emersa la vicenda, qualcuno ha deciso di parlare, come una dipendente di un bar del centro commerciale: “Di ragazzine che fanno sesso orale nei parcheggi ce ne sono sempre state, non è una novità. Non siamo affatto stupiti del caso appena scoppiato delle baby squillo: capita spesso di vedere delle adolescenti in compagnia di ragazzi più grandi o, addirittura, di uomini”. C’è però chi minimizza, come la titolare di un centro estetito: “Quelli appena emersi sono episodi vecchi che risalgono almeno a 5 anni fa: allora sì che capitava spesso di vedere dei ragazzini, e non solo, fare sesso nell’automobili nei parcheggi sotterranei, ora però non è più così”.
L’esercente prosegue: “Di adolescenti ce se sono molti, a qualsiasi ora del giorno. Io lavoro qui da quando il centro ha aperto e negli anni ho assistito a scene di tutti i tipi: dal ragazzino che gira ubriaco alle 8 del mattino, a quello che molesta le commesse, fino alle risse. Ma ora non è più così. La vigilanza è sempre presente, vengono controllati addirittura i bagni: se qualcuno resta più di 5 minuti, i vigilantes bussano alla porta. Mi chiedo però dove siano i genitori: in tanti anni ho visto solo un padre venire a prendere il figlio che aveva commesso una bravata e portarselo via per le orecchie”. In una nota, intanto, la direzione del centro commerciale rassicura la clientela: “La sicurezza dei propri ospiti rappresenta una priorità inderogabile per il Freccia Rossa, che si impegna da sempre nell’attuazione di quanto possibile in materia di prevenzione”.
GM