
Il caso del massacro di Chiara Insidioso Monda per mano del fidanzato Maurizio Falcioni è uno dei più terribili e assurdi eventi della cronaca degli ultimi anni, soprattutto per l’iter giudiziario che ha portato all’incredibile sentenza con sconto di pena per l’uomo che ha ridotto prima in fin di vita e poi in stato vegetativo la povera ragazza. Le motivazioni con le quali la Corte ha applicato ben quattro anni di sconto di pena (da 20 a 16) sono veramente incredibili e possono essere riassunte in questa frase scritta dai giudici nel loro dispositivo: “La volontà omicidiaria appare chiara e indiscutibile, ma il fatto che l’imputato non abbia abbandonato la vittima e che abbia consentito che fosse soccorsa e curata deve essere valutato ai fini della rimodulazione della pena”.
Tra l’altro oggi emergono nuovi elementi sulla vicenda. Infatti Maurizio Falcioni è stato iscritto nel registro degli indagati per circonvenzione di incapace. I fatti a cui ci si riferisce sono precedenti al litigio durante il quale l’uomo sfondò il cranio di Chiara e rimandano ad una denuncia che all’epoca fece il padre della ragazza nei confronti dell’uomo. Infatti quando nel 2013 sua figlia era sparita da casa il papà presentò due denunce sostenendo che Maurizio l’aveva portata via dalla famiglia tenendola per mesi sottomessa tra carezze e schiaffi approfittando del suo lieve ritardo mentale per soggiogarla.
Ora il gip Fabio Mostarda dovrà decidere se approfondire le indagini, mentre l’avvocato del “mostro” è di tutt’altro avviso e si prepara a combattere per ottenere la scarcerazione del suo assistito. Un fatto che, qualora accadesse, susciterebbe sdegno in tutti e grande rabbia, immaginiamo, nella famiglia della povera Chiara.
F.B.
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