
Ospite di Lucia Annunziata nel programma ‘In mezz’ora’ su RaiTre, il ministro dell’Interno Angelino Alfano è tornato sul rischio di attentati terroristici non solo in Italia, sostenendo: “Noi abbiamo informazioni che ci spiegano che il rischio è altissimo, informazioni e analisi che dalla guerra in Siria e dall’instabilità in Libia vengono pericoli per tutta Europa, non abbiamo notizie di allarme specifico e concreto”.
“Questo non ci fa stare tranquilli, siamo adrenaliticamente sul pezzo e sin qui le cose hanno funzionato”, ha aggiunto Alfano, evidenziando dunque come il lavoro di prevenzione annunciato diverso tempo fa abbia finora contribuito a evitare il peggio e citando gli esempi di Expo e del Giubileo in corso in questi mesi. Alfano, in ogni caso, ci tiene a ribadire che “non c’è rischio zero”, in quanto “negli ultimi 15 anni non è stato risparmiato nessun continente”.
Il responsabile del Viminale ha quindi ricordato che “non c’è un obiettivo fisso da controllare siamo chiamati ad un controllo enorme e nel 2015 abbiamo controllato 86mila persone”. Infine il ministro ha spiegato che “la forza dell’Italia è il lavoro di prevenzione che fin qui ci ha fatto essere paese sicuro”. Le sue parole arrivano a poche ore dall’allarme lanciato dal premier francese Manuel Valls, parlando dalla Conferenza sulla sicurezza di Monaco di Baviera.
“Noi dobbiamo questa verità ai nostri popoli” – erano state le parole di Valls – “Ci saranno altri attacchi, attacchi su vasta scala, è una certezza. Questa fase di ‘iper-terrorismo’ durerà a lungo, anche se dobbiamo combatterla con la massima determinazione”.
GM
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