Laura Paoletti, mamma 32 enne e imprenditrice di successo, ha esploso due colpi dal fucile, prima sul suo piccolo e dopo su di sé, togliendosi la vita per il timore di condividere, suo figlio Giosuè con il padre. Lo voleva solo per sé. E’ solo un’ipotesi nel buio di un delitto altrimenti inspiegabile. Ma appare ormai certo che le tensioni tra Laura e l’ex compagno, il geometra Lorenzo Lucaroni, scaturissero dalla custodia del bambino. Stando a indiscrezioni, la donna avrebbe manifestato disagio per la gestione del bambino, il desiderio di non lasciarlo al padre e forse, in modo velato, la possibilità di prendere decisioni estreme. La donna, probabilmente, temeva che il figlio si attaccasse a Lorenzo, che in base a un recente accordo, aveva ottenuto di vederlo due volte a settimana. Stando ad alcune testimonianze, il bambino si divertiva molto con il papà, e i parenti di quest’ultimo hanno raccontato che “era un piacere vederli insieme”. Dopo la rottura del loro rapporto, la donna aveva denunciato il papà del piccolo per stalking perchè il padre avrebbe aspettato il bambino davanti alla scuola per vederlo. L’uomo aveva a sua volta lamentato le difficoltà che incontrava per trascorrere del tempo con il figlio. È probabile che il recente accordo che fissava tempi e modalità delle visite abbia acuito il malessere della donna, legata al piccolo in un rapporto che alla luce dei fatti appare molto possessivo. Non risultano motivi per non consentire al padre di vederlo: non vi sono denunce di violenza da parte dell’ex compagno . Tempo fa la donna si era ritrovata l’auto incendiata, ma sembra che il fatto non abbia nulla a che fare con la vicenda attuale: la vettura sarebbe andata a fuoco a per un corto circuito, dopo un tentativo di furto.
Intanto i Carabinieri di Civitanova Marche hanno sequestrato il pc di Laura Paoletti e faranno un esame sui tabulati telefonici e sugli scambi di e-mail per cercare di capire lo stato d’animo della giovane mamma e in che momento psicologico sarebbe maturata la decisione. Sarebbero stati rivenuti anche alcuni fogli di un improvvisato diario che la donna teneva negli ultimi giorni.
Si sono intanto conosciuti alcuni particolari della tragica giornata di sabato: l’uomo, 39 anni, avrebbe saputo che la sua ex compagna Laura ha ucciso il suo bimbo solo alle 20 di ieri sera. E’ rimasto all’oscuro della vicenda per oltre sei ore. Quando i militari hanno raccontato i contorni della tragedia l’uomo non ha retto: ha accusato un malore ed è stato trasportato d’urgenza all’ospedale di Civitanova. Il fratello 29 enne di papà Lorenzo, Riccardo, l’indomani ha postato sul suo profilo Fb una dedica speciale al suo nipotino, accompagnata dalle immagini dei ricordi felici. Non riesce a capacitarsi per l’accaduto anche il legale della donna, l’Avv. Alessandra Perticarà “Laura era una ragazza determinata, solare, una persona normale. Viveva la situazione di conflitto tipica di due persone che si sono lasciate e debbono gestire questa fase patologica, diciamo, della crisi che riguardava la gestione del bambino. Ma la signora non aveva problemi familiari a parte questa situazione. Avere una causa di diritto di famiglia o di regolamentazione è sempre un fatto personale che chiunque vive intensamente. Però non vi erano, almeno secondo me che comunque non faccio la psicologa, questioni particolari. Stavamo lavorando per una soluzione condivisa. A livello processuale stavamo facendo dei passi e avevamo trovato una disponibilità di entrambi, poi si sarebbe dovuto trattare per il futuro per ulteriori ampliamenti dell’accordo. L’ultima volta che l’ho sentita abbiamo parlato di questioni riguardanti la pratica ma con molta serenità. Ci siamo salutate tranquillamente. Abbiamo anche scherzato. Non avrei mai immaginato una fine del genere, dico la verità. L’amore per il suo bambino era molto forte. Lo amava moltissimo. Era tutta la sua vita”. Per questo, in un attimo irreparabile ha deciso di prendere anche la sua vita e di portarlo via con sè.
ADB