
L’aula del Senato ha approvato con 173 sì e 71 no il maxi-emendamento che ha stravolto la forma originale del ddl Cirinnà e su cui il governo aveva deciso di chiedere la fiducia. Il premier Matteo Renzi ha espresso grande soddisfazione per questo risultato: “La giornata di oggi resterà nella cronaca di questa legislatura. E nella storia del nostro Paese. Abbiamo legato la permanenza in vita del Governo a una battaglia per i diritti, mettendo la fiducia. Non era accaduto prima, non è stato facile adesso. Ma era giusto farlo. Leggo critiche, accuse, insulti. Rispetto tutti e ciascuno, dal profondo del cuore. Ma quel che conta è che stasera tanti cittadini italiani si sentiranno meno soli, più comunità. Ha vinto la speranza contro la paura. Ha vinto il coraggio contro la discriminazione. Ha vinto l’amore. Se come minaccia qualcuno, io andrò a casa perché “colpevole” di aver ampliato i diritti senza aver fatto male a nessuno, lo farò a testa alta. Perché oggi l’Italia è un Paese più forte. Perché oggi siamo tutti più forti”. Toni decisamente enfatici ai quali fanno da contraltare quelli più secchi e comunque soddisfatti di Angelino Alfano: “Abbiamo impedito una rivoluzione contro-natura e antropologica”. Contenta a metà la senatrice Cirinnà che definisce un “buco nel cuore” lo stralcio della stepchild adoption e commenta: “Oggi l’Italia apre una nuova pagina del Diritto di famiglia, portando diritti a tutte quelle coppie formate da persone dello stesso sesso che già esistono per la società ma non agli occhi della Legge”.
Durissime critiche invece dall’opposizione con il capogruppo leghista Gianmarco Centinaio che attacca gli alfaniani: “Erano presenti al family day a spellarsi le mani e ora per quattro cadreghe in croce si sono svenduti quello che avevano affermato in quei giorni”. Salvini su Facebook commenta la frase di Renzi secondo la quale “ha vinto l’amore” dicendo: “Sì, quello fra Renzi e Verdini. Che schifo”.
F.B.