Sara, 20 anni: la maratona finisce in tragedia

Sara Buccolini (Web)
Sara Buccolini (Web)

Sara Buccolini ieri si era accasciata al suolo poco prima di arrivare al traguardo della Family Run, una maratona non competitiva che doveva essere une bella festa e che invece si è trasformata in tragedia. Sara, studentessa ventenne di architettura, si è sentita male. I soccorsi sono stati immediati, ma le sue condizioni sono subito apparse molto gravi. La giovane, che in base alle prime informazioni raccolte da amici e parenti non ha mai sofferto di alcun tipo di disturbo, è stata rianimata per quasi un’ora e mezzo nell’ospedale da campo della Croce Rossa allestito dagli organizzatori proprio vicino all’arrivo. Medici e personale del 118 sono riusciti a stabilizzare le condizioni di Sara che è stata quindi immediatamente trasferita all’ospedale di Cona nel reparto Rianimazione.

Qui le sue condizioni, da subite definite critiche, si sono aggravate col passare delle ore e oggi è sopraggiunta la morte. Troppo gravi si sono rivelati i danni polmonari, neurologici e cardiaci subiti dalla ventenne originaria di Macerata, ma studentessa a Ferrara. Alcune polemiche sono scaturite dal fatto che per la corsa, non essendo competitiva, non servisse alcun certificato medico. Tra le ipotesi ancora da verificare c’è quella di una possibile malformazione congenita del cuore della quale fino al momento della morte nessuno si sarebbe mai accorto. Ora però è il momento del cordoglio e del lutto, per le indagini ci sarà tempo. Una ragazza di 20 anni è morta mentre correva serena in una domenica di inizio primavera.

F.B.