
Christian Brocchi, al termine del match tra Milan e Roma di sabato sera, è apparso scosso nelle interviste post partita, dopo la prestazione negativa dei suoi. L’allenatore rossonero si è sentito tradito dai suoi ragazzi e non l’ha nascosto, puntando il dito su di loro, o parte di loro.
A pochi giorni falla finale di Coppa Italia, intervistato da La Gazzetta dello Sport, afferma di aver individuato i colpevoli: ”Voglio rivedere i tifosi felici e la gente col sorriso quando viene a lavorare a Milanello. Se anche non fossi io, spero che qualcuno ci riesca presto. Qualcuno mi gioca contro? No, se avessi questa sensazione interverrei. Io credo che i giocatori vadano valutati su quattro componenti: tattica, tecnica, fisica, mentale. E il rendimento è alto se le quattro componenti sono più o meno in equilibrio. La delusione della partita con la Roma è stata quella di accorgermi che la squadra non era pronta per la finale. Adesso ho le idee chiare su chi non può darmi niente. Non voglio dare alibi alla squadra. Poi, se dovessimo giocare la finale come sabato scorso, scapperei lontano. Quanto è lontano questo Milan dal grande Milan? Tanto. Le aree della società sono scollegate tra di loro. Nelle crepe si infila di tutto e così si aprono voragini”.
M.O.