
E’ un Inghilterra che si presenterà ai nastri di partenza dell’Europeo francese tra le favorite. E forse mai come stavolta gli inglesi partono così in alto nei favori del pronostico. Il tutto perchè la squadra allenata da Roy Hodgson viene da un biennio di qualificazioni europee praticamente perfetto: dieci vittorie su dieci partite, 30 punti totali. Niente pareggi né sconfitte, solo vittorie. 31 gol fatti e solamente 3 subiti, secondo miglior attacco e miglior differenza reti in assoluto. Numeri impressionanti. Una specie di miracolo, visto com’era uscita la nazionale dei Tre Leoni dal Mondiale brasiliano, eliminata nello stesso girone dell’Italia, insieme agli azzurri, con Costa Rica e Uruguay. Rooney e compagni hanno messo dietro, nel girone di qualificazione a Euro 2016, la Svizzera, la Slovenia, l’Estonia, la Lituania e la Repubblica di San Marino. Un girone non impossibile, è vero, ma la continuità nei due anni mostrata dalla nazionale inglese è una cosa mai vista prima. L’Inghilterra è sempre stata considerata una squadra incostante, che poteva vincere contro chiunque e perdere conto chiunque, così come poi è capitato in passato. E una volta che si presentava alle grandi manifestazioni si scioglieva come neve al sole. E invece, questa volta, sembra non essere così.
Il girone dell’Inghilterra è formato anche da Galles, scontro fratricida, Slovacchia e Russia. Anche qui, un girone non impossibile, ma da prendere con le molle, visti anche i pronostici che si facevano prima del Mondiale, quando l’Inghilterra uscì al primo turno. Rispetto alle altre convocazioni spiccano le assenze, per motivi diversi, di Oxlade-Chamberlain, Young, Jagielka, Welbeck, Walcott e Shaw. Last minute la convocazione del centrocampista dell’Arsenal Wilshere che verrà monitorato durante tutta questa settimana, poco prima dei ‘tagli’ previsti. Rischiano lo stesso Wilshere (solo se dimostrerà di non essere a posto fisicamente), Townsend, Bertrand (anche se i difensori sono contati e lui è un buon jolly), Delph e il giovane Rashford.
La formazione dovrebbe essere quella vista ultimamente, anche nell’amichevole contro la Turchia, ovvero un 4-4-2. Questo è per sfruttare al meglio la coppia Kane-Vardy, che nell’ultima Premier ha fatto sfracelli. Il sacrificato sarebbe Rooney, ma non sarebbe una novità, visto che ‘Wazza’ si è calato bene in questo nuovo ruolo di outsider in Nazionale. Andando con ordine, e partendo dalla porta, Hart sarà il titolare, ma da dietro spinge forte Forster. Sulle fasce Walker e Rose sono favoriti per la titolarità, ma Clyne e Baines sono concorrenti agguerriti. In mezzo Cahill è certo del posto, con al suo fianco più Stones di Smalling. In mezzo i due stantuffi saranno Alli o Dier del Tottenham e Henderson, anche se lasciare il Drinkwater visto quest’anno in panchina sembra quasi un delitto. Sulle fasce, Lallana a destra e Sterling a sinistra. In avanti, come detto, Kane-Vardy stuzzica molto, anche se Rooney vorrà dire la sua. Attenzione, però. Il 4-2-3-1 non è per nulla accantonato e, anzi, si alternerà all’altro sistema di gioco, con in questo caso, Rooney che agirà dietro Vardy, con gli altri uomini che rimarrebbero più o meno gli stessi. Attenzione a Daniel Sturridge, che non è per nulla fuori dalle rotazioni per l’attacco, ed è in crescita dopo l’ultima parte di stagione. Dando un parere generale sulla rosa, notiamo che Hodgson ha voluto portare almeno un giocatore per ruolo, al di là dei tagli, con la difesa che forse potrebbe rappresentare il punto debole, soprattutto in mezzo. Tutto il peso è sulle spalle di Cahill, che dovrà esser bravo a supportare il giovane Stones e il non sempre impeccabile Smalling. E anche sulle fasce difensive troviamo comunque giocatori al loro primo grande appuntamento internazionale da protagonisti. Il centrocampo è di quantità e qualità e l’attacco è potenzialmente devastante.
Marco Orrù