
A Roma, in via Salaria 971 c’è una struttura che, nonostante la ristrutturazione da oltre 1 milione e mezzo effettuata nel 2011, è fatiscente e totalmente inadatta ad ospitare nuclei familiari. Un logo dove, nonostante la sporcizia, i termosifoni accesi anche con il caldo e temperature che possono così sfiorare i 50 gradi. E’ l’ex Cartiera Salaria, centro di raccolta che dal novembre 2009 ospita circa 300 rom, 100 famiglie costituite per quasi la metà da bambini, tutti provenienti dai campi abusivi della Capitale, tra questi il Casilino 900 e da altri insediamenti abusivi della Città -Labaro, via Papiria, via Naide e via Da Meta – tutti sgomberati in attuazione del Piano Nomadi della Giunta Alemanno Gli ospiti, molti di loro malati, vivono in spazi angusti tra servizi igienici insufficienti, camerette come loculi, cumuli di sporcizia, topi, un cortile allagato e i miasmi del TMB Ama che sorge nel cortile confinante: queste le condizioni di vita degli ospiti dell’ex cartiera di via Salaria. A febbraio fu deciso di chiudere la cucina interna e provvedere all’approvvigionamento degli ospiti nel piazzale dello stabile “Togliendo cucina e frigo ci tolgono la possibilità di mangiare – dissero – ci portano un pasto preconfezionato la sera, ma è roba immangiabile e viene buttata. Perché il Comune deve buttare così i soldi?”. Oggi l’unico costosissimo e inutile comfort sembra proprio quello dei termosifoni inutilmente accesi- “All’interno della struttura – spiega al Messaggero Eva Maruntel, mediatrice culturale – non si può stare. È disumano stare in queste condizioni, soprattutto per chi è malato e non si può muovere. Queste persone non possono nemmeno andare via perché non hanno alternative. Oltretutto tenere accesi i termosifoni è anche un costo davvero inutile. Non solo, in un altro stabile in via Toraldo, a Torre Angela, gestito dalla stessa cooperativa che gestisce la struttura di via Salaria, staccheranno l’energia dal 1° giugno. Lì vivono altri 100 rom”. Riguardo alle temperature raggiunte in questi giorni a via Salaria, Alfredo Ognissanti, responsabile della struttura, assicura che “dal 13 aprile ho chiesto al Comune di Roma di chiudere gli impianti termici”. Il problema dell’impianto di riscaldamento sembra quello di attivare i caloriferi ogni volta che serve l’acqua calda: un problema già verificatosi nel giugno dello scorso anno e non ancora risolto. Lunedì dovrebbero arrivare tecnici privati per riuscire a spegnere i termosifoni. “Anche lo scorso anno siamo intervenuti noi, anche se era compito del Comune. Certo è che quelle persone non possono stare in quelle condizioni” conclude Ognissanti. Qualche giorno fa si è presentato all’ex Cartiera di via Salaria:Matteo Salvini della Lega Nord che a Roma appoggia la candidata a Sindaco di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni “Questo è un enorme palazzo, un’ex cartiera occupata da anni da centinaia di abusivi: una città nella città. Una situazione di occupazione abusiva intorno alla quale i residenti segnalano scippi, spaccio, prostituzione e casino. Lì vivono circa 400 persone fra cui 167 bambini: mi domando se sia questa l’integrazione di cui ‘cianciano’ i fenomeni del buonismo e dell’accoglienza” A Salvini aveva replicato Riccardo Corbucci, assessore a Scuola Trasparenza e Partecipazione del Municipio III “Ricordo A Salvini che quella struttura è sorta con il centrodestra e con Gianni Alemanno sindaco. E quando a livello locale era assessore Fabrizio Bevilacqua, oggi candidato per la Lega”
Armando Del Bello