Storia di Patrizia, vittima della finta pediatra

Patrizia, vittima del pediatra abusivo (foto dal web)
Patrizia, vittima del pediatra abusivo (foto dal web)

Si delineano i contorni della vicenda giudiziaria che vede indagati una coppia di coniugi che esercitavano la professione medica, con specializzazione in pediatria, in un centro sanitario di Casal di Principe, anche se la moglie in maniera abusiva. L’accusa nei loro confronti è di omicidio colposo, abusivo esercizio di una professione, violazione dei sigilli, falsità ideologica in certificati e sostituzione di persona. Marito e moglie si trovano ai domiciliari da poco più di una settimana.

Sono due le vicende finite nel mirino della magistratura: una di queste riguarda la piccola Patrizia Vassallo, che aveva sette mesi, un addome “ipersviluppato” visibile a occhio nudo, ma secondo la falsa dottoressa questo era causato da cattiva alimentazione. La bambina venne visitata ai primi di aprile, poi ai primi di maggio, il ricovero d’urgenza al Santobono e l’intervento, poche ore dopo, per un tumore. Il decesso era avvenuto a distanza di qualche ora, ma da quel che si apprende la piccola poteva essere salvata: aveva un lipoblastoma benigno, che non le venne diagnosticato.

Per quella vicenda, dopo aver patteggiato, nel dicembre 2013, marito e moglie sono stati condannati rispettivamente a tre e a sei mesi di reclusione con la condizionale, colpevoli dei reati di esercizio abusivo della professione e sostituzione di persona.

La seconda vittima

Il pediatra e la moglie, che appunto esercitava abusivamente la professione, si trovano ora nuovamente nei guai, per un altro decesso, quello della piccola Asya Bosco, che aveva tre anni ed è morta nel 2013 per un neuroblastoma al IV stadio “scambiato per un’infiammazione alle vie urinarie”. Anche stavolta, i due coniugi sono accusati di “mancata diagnosi” e “per la sottovalutazione dei sintomi”.

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GM