
Pur di non risarcire, come ha previsto la condanna per l’omicidio di Chiara Poggi, la famiglia della ragazza Alberto Stasi è pronto a tutto. Lo possiamo dedurre dalla clamorosa mossa effettuata nelle ultime ore. Una decisione che di fatto lo svincola dall’assolvere quel tipo di obbligo nei confronti di chi lo trattava come un figlio e poi lo ha visto uccidere propria figlia. Stasi ha infatti rifiutato l’eredità di suo padre, scomparso nel 2013, e quindi, risultando nullatenente, non dovrà pagare il risarcimento previsto dalla condanna a 16 anni inflittagli in Cassazione. La sentenza della Corte di Appello, confermata dalla Suprema Corte, aveva stabilito che Stasi dovesse corrispondere un milione e 100 mila euro ai genitori e al fratello di Chiara, oltre al rimborso delle spese processuali, pari a circa 200 mila euro.
Ora lui con questa mossa astuta e vigliacca risulta nullatenente. Ma gli avvocati della famiglia Poggi non demordono e hanno già fatto sapere che ricorreranno in sede civile per ottenere da Stasi quanto disposto dalla sentenza. Uno dei legali, l’avvocato Tizzoni, spiega quali sarebbero stati i beni lasciati da Stasi padre al figlio: “Un negozio avviato di autoricambi, dei beni immobili (tra i quali una casa al mare) e diverse altre proprietà, senza contare denari e conti correnti. Per un totale non di milioni ma comunque per diverse centinaia di migliaia di euro, come il mio studio ha potuto verificare leggendo gli atti notarili relativi all’eredità; che tra l’altro non presentava debiti – continua il legale dei Poggi – per cui è anomalo che anche dopo un inventario non si sia proceduto a formale accettazione”.
F.B.