
Novità emergono nell’inchiesta sulla triste vicenda di Maria Ungureanu, la piccola di 10 anni ancora da compiere ritrovata morta all’interno di una piscina di un ristorante a San Salvatore Telesino, in provincia di Benevento. La bambina, la sera in cui venne uccisa, non fu violentata: anche se aveva gli slip strappati, infatti, non vi sono tracce di Dna maschile sul suo corpo, il che lascia presupporre che la piccola si sia ribellata a un tentativo di stupro.
La trasmissione ‘Quarto Grado’ ha però rivelato che Maria Ungureanu in passato avrebbe subito degli abusi, l’ultimo risalente a due anni fa. Nei giorni scorsi, inoltre, è emersa un’altra pista: secondo quanto riporta il settimanae ‘Giallo’, un testimone avrebbe ammesso di aver visto la bambina in compagnia di due ragazzi stranieri, giovanissimi, poco prima che venisse uccisa. I ragazzini pare che lavorassero con i giostrai che proprio in quei giorni si trovavano in zona. Proprio uno di loro aveva regalato alla piccola un gettone per le autoscontro la sera del delitto e a quanto si apprende gli abusi subiti da Maria Ungureanu due anni prima sarebbero avvenuti nell’area dove si trovavano le giostre.
Indagini a tutto campo
Il legale della famiglia della bimba, l’avvocato Fabrizio Gallo, conferma quanto riportato dal settimanale: “Sì, è vero: alcuni testimoni hanno detto di aver visto Maria proprio la sera del delitto in compagnia di due ragazzi nel piazzale dove erano state montate le giostre in occasione della festa di Sant’Anselmo. Si tratterebbe di due giovani, forse appena maggiorenni, che lavoravano con i giostrai”. Intanto resta sempre indagato Daniel Petru Ciocan, il giovane rumeno di 21 anni, amico di famiglia e ultimo ad aver visto la bimba in vita. I sospetti però si erano addensati anche su un secondo uomo, che avrebbe visto Maria Ungureanu negli ultimi tempi.
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GM