Patty, morta nella strage del treno. Nessuno sa come dirlo a sua figlia

Patty Carnimeo (Facebook)
Patty Carnimeo (Facebook)

Patty Carnimeo aveva solo 30 anni e, come tante altre vittime del disastro ferroviario che ha sconvolto la Puglia, si trovava su quel treno perché lo usava per andare a lavorare. Ogni giorno la stessa tratta, andata e ritorno. La dura vita del pendolare che diventa ancora più difficile se come Patty si lascia a casa una bambina di due anni e mezzo. La piccolina però aveva una certezza: dopo il lavoro quando iniziava a farsi sera la mamma tornava a casa, sempre. Adesso non sarà più così. Patty, che faceva l’estetista a Bari, è morta sotto quelle macerie. La zia racconta con le lacrime agli occhi: “Era originaria di Bari, ma si era trasferita ad Andria dopo il matrimonio. Era un angelo, bellissima e dolcissima”. La donna poi si chiede: “Come si fa a spiegare a una bimba di due anni e mezzo che tua madre non c’è più? Come crescerà quella bambina senza una mamma?” Una domanda che non può avere una risposta e che lascia un grande amaro in bocca e la sensazione che questa strage non abbia fatto vittime solo tra chi viaggiava sul treno, ma anche tra i figli, i mariti, le mogli che le aspettavano a casa, come tutti i giorni. E che invece non le rivedranno mai più.

F.B.

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